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Terra violata e persone in fuga: il Delta del Niger non è così lontano

Venerdì, 13 Novembre, 2015 - da 21:00 a 22:30

Sala conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, via Garibaldi 33, Trento

Cristiano Vernesi del gruppo trentino di Amnesty International evidenzia i danni ambientali e le violazioni dei diritti umani nel delta del Niger, uno dei luoghi più inquinati del pianeta, dove si hanno anche le più grandi emissioni di gas serra per l'abitudine di bruciare il gas durante l'estrazione del petrolio (gas flaring): Il Delta del Niger. Tra responsabilità sociale delle imprese petrolifere (anche italiane) e disastro ambientale.

Luca Manes di Re:Common,  associazione per il controllo pubblico e partecipato delle risorse naturali, racconta una storia recente di corruzione su cui l'associazione ha indagato, che ha denunciato e che continua a spiegare anche con l'ausilio di una graphic novel, e del dossier allegato, su una vicenda realmente accaduta: Soldi sporchi. Corruzione, riciclaggio e abuso di potere tra Europa e Delta del Niger. Si tratta di una operazione di riciclaggio internazionale che ha coinvolto per milioni di dollari politici della Nigeria, affaristi, compagnie petrolifere, compresa l'italiana ENI, organismi di cooperazione e istituzioni internazionali.

ATAS Onlus collabora alla serata portando la testimonianza di un cittadino nigeriano che vive in Trentino, costretto ad abbandonare un paese ricchissimo di risorse, ma depredato dai suoi governanti che hanno anche permesso per decenni gli abusi delle multinazionali e l'inquinamento di suolo, acqua ed aria.

Amnesty International chiede all'ENI di sottoporre a controlli l'impatto delle sue attività sui diritti umani e rendere pubblici i risultati; di bonificare tutte le zone inquinate e di porre fine alla pratica del gas flaring.