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Migrazioni nel mondo

Almanya - La mia famiglia va in Germania

Regia: 
Yasemin Samdereli
Paese di produzione: 
Germania
Anno: 
2011
Durata: 
101
Locandina: 
Sinossi: 

Dopo aver lavorato per 45 anni come "Gastarbeiter" (lavoratore ospite) Hüseyin Yilmaz annuncia alla sua vasta famiglia di aver deciso di acquistare una casetta da ristrutturare in Turchia. Vuole che tutti partano con lui per aiutarlo a sistemarla, ma le reazioni non sono delle più entusiaste. La nipote Canan poi è incinta, anche se non lo ha ancora detto a nessuno, e ha altri problemi per la testa. Sarà però lei a raccontare al più piccolo della famiglia, Cenk, come il nonno e la nonna si conobbero e poi decisero di emigrare in Germania dall'Anatolia.
L'escamotage della narrazione al piccolo di famiglia permette di sviluppare una alternanza tra un passato di difficoltà e una progressiva crescita operosa, senza perdere in ironia. Si tratta di un'opera che consente anche ai non esperti di storia e società tedesche di divertirsi e magari di fare produttivi paragoni con la situazione italiana.

Un giorno senza messicani

Regia: 
Sergio Arau
Paese di produzione: 
Usa Messico Spagna
Anno: 
2004
Durata: 
100
Locandina: 
Sinossi: 

In California in un giorno apparentemente qualsiasi, una nebbia fitta improvvisa avvolge i confini dello stato e le comunicazioni con l'esterno si interrompono. Contemporaneamente, scompaiono tutti i messicani. La moglie americana di un musicista non lo trova più e con lui il loro figlio maschio; il conduttore delle seguitissime previsioni meteo televisive non c'è più e una collega ne è visibilmente scossa. Insomma una parte fondamentale della popolazione californiana è scomparsa causando tracolli che vanno dalla sfera privata a quella socioeconomica.
Si tratta di un film divertente e intelligente che potrebbe essere ambientato ovunque esista un'immigrazione rilevante, un film abile nel mostrare come oramai gli immigrati siano parte di una società che non può prescindere da loro, evidenziandone le contraddizioni: da una parte i discorsi demagogici che rifiutano gli stranieri, dall'altra la realtà e la società che ne possono fare a meno.

Monsieur Lazhar

Regia: 
Philippe Falardeau
Paese di produzione: 
Canada
Anno: 
2011
Durata: 
94'
Locandina: 
Sinossi: 

Bachir Lazhar, immigrato a Montréal dall'Algeria, si presenta un giorno per il posto di sostituto insegnante in una classe sconvolta dal suicidio della maestra. Anche lui ha alle spalle un duro passato, con cui deve fare i conti. L'anno scolastico si trasforma in un'elaborazione comune del dolore e della perdita e in una riscoperta del valore dei legami e dell'incontro.
Il film è un racconto semplice, di grande e umana autenticità rappresentata in modo mirabile sia dal protagonista che dà il titolo al film che dagli allievi.
Monsieur Lazhar suscita commozione ma senza scivolare nel pietismo e permette di riflettere sulle ragioni - spesso drammatiche - che spingono molte persone a lasciare il proprio paese d'origine.

Soul Kitchen

Regia: 
Fatin Akin
Paese di produzione: 
Germania
Anno: 
2009
Durata: 
99
Locandina: 
Sinossi: 

Zinos, un giovane greco emigrato in Germania dove è divenuto proprietario del ristorante "Soul Kitchen", sta attraversando un periodo sfortunato. Nadine, la sua ragazza, si è trasferita a Shanghai, i suoi clienti abituali boicottano il nuovo chef e soffre di terribili dolori alla schiena. La situazione sembra migliorare quando un giro giusto di persone abbraccia la sua nuova filosofia culinaria, ma non basta a sedare il desiderio di volare in Cina per raggiungere Nadine, consegnando il ristorante al fratello Illias, un ex detenuto con il debole per il gioco. Entrambe le decisioni si riveleranno catastrofiche: Illias si gioca il ristorante che finisce nelle mani di un losco agente immobiliare e Nadine, che incontra inaspettatamente all'areoporto quando sta per imbarcarsi per la Cina, ha un nuovo ragazzo. I due fratelli, che non vogliono arrendersi, ritrovano fiducia e complicità rimettendosi in gioco. Una commedia frizzante con interpreti molto abili nel tratteggiare i differenti personaggi in una Amburgo ricca di colori e persone.

Gran Torino

Regia: 
Clint Eastwood
Paese di produzione: 
Usa
Anno: 
2008
Durata: 
116
Locandina: 
Sinossi: 

Vedovo, pensionato dalla Ford in cui ha lavorato tutta la vita dopo aver combattuto in Corea, Walt Kowalski (Clint Eastwood) è un uomo pieno di pregiudizi che vive in un quartiere operaio di Detroit circondato da immigrati asiatici. Walt manifesta apertamente il proprio razzismo contro i coreani, nato durante la guerra in Corea, dove morirono molti suoi amici. Gli unici affetti rimasti a Walt Kowalski sono un garage pieno di attrezzi che non servono più e una Ford Gran Torino. Ma quando il figlio dei vicini tenta di rubare la Ford, Walt Kowalski è costretto ad interagire.
L'ambientazione e i temi che il film affronta non escludono, come si può prevedere, scene di violenza.

Once

Regia: 
John Carney
Paese di produzione: 
Irlanda
Anno: 
2006
Durata: 
91
Locandina: 
Sinossi: 

Dublino, giorni nostri. Lei è un'immigrata dell'est, un'eccellente pianista costretta a fare la colf per mantenere la figlioletta e che ha scelto Dublino per cominciare una nuova vita; lui uno straordinario cantante di strada che per sfamarsi ripara aspirapolveri nel negozio di suo padre. Entrambi hanno un sogno nel cassetto, lei di avere un pianoforte tutto suo, lui quello di incidere un disco con le sue canzoni. Canzoni che ha scritto per una donna speciale che l'ha appena lasciato per trasferirsi a Londra, facendolo piombare nella disperazione.
Uniti dalla passione per la musica i due sconosciuti iniziano a raccontarsi e ad aprirsi fino a toccarsi (nell'anima) attraverso i testi delle canzoni.

A sud di Lampedusa

Regia: 
Andrea Segre
Paese di produzione: 
Italia
Anno: 
2006
Durata: 
32
Locandina: 
Sinossi: 

Girato nel deserto del Sahara, in Niger, in collaborazione con Stefano Liberti e Ferruccio Pastore, il film documenta le difficoltà dei viaggi nel deserto e raccoglie le testimonianze dei migranti stagionali arrestati in Libia e abbandonati alla frontiera nigerina. Il regista ci trasporta al di là del Mediterraneo, raccontandoci la faccia nascosta di un’emigrazione di cui noi vediamo solo la tappa finale: lo sbarco nell’isola di Lampedusa. Ma chi sono questi migranti? Da dove vengono? Perché emigrano? A queste e a tante altre domande, il documentario tenta di dare una risposta, ma soprattutto di mostrarci e di farci percepire il vissuto di questi tanti cittadini africani in fuga dai loro paesi per scelta, per disperazione o anche per desiderio di conoscenza.
Le indagini condotte e le interviste hanno dato vita anche ad un libro del giornalista Stefano Liberti: “A sud di Lampedusa.Cinque anni di viaggi sulle rotte dei migranti”, uscito nell' aprile 2008 per minimum fax.

Welcome

Regia: 
Philippe Lioret
Paese di produzione: 
Francia
Anno: 
2009
Durata: 
115
Locandina: 
Sinossi: 

Il film ha per protagonista il giovane iracheno Bilal che ha attraversato l'Europa da clandestino nella speranza di raggiungere la sua ragazza, da poco emigrata in Gran Bretagna. Arrivato nel nord della Francia, diventa amico di Simon, un istruttore di nuoto con cui inizia ad allenarsi per un obiettivo apparentemente irrealizzabile: attraversare la Manica a nuoto. La trama romanzesca, che vede alla base della scelta di lasciare il proprio paese il ritrovamento della ragazza che ama, non impedisce di comprendere le ragioni, molto più materiali, e soprattutto le condizioni in cui migliaia di immigrati irregolari cercano migliori opportunità di vita nella Gran Bretagna dei nostri giorni, cercando di partire da Calais.

Cous Cous

Regia: 
Abdellatif Kechiche
Paese di produzione: 
Francia
Anno: 
2007
Durata: 
151'
Locandina: 
Sinossi: 

Cous cous è la storia di Slimane Beiji, che, sfiancato da anni di pesante lavoro portuale a Setè vicino Marsiglia, si sente finito, eppure animato da un sogno: recuperare una vecchia barca e trasformarla in un ristorante. Non ha soldi, la burocrazia è un ostacolo, ma con l'aiuto della numerosa famiglia allargata muove un'organizzazione esemplare ed il suo sogno potrebbe realizzarsi.

Assalto al sogno

Regia: 
Uil Stelzner
Paese di produzione: 
Guatemala Germania
Anno: 
2006
Durata: 
84'
Locandina: 
Sinossi: 

Migliaia di persone lasciano i paesi impoveriti del Centro America per entrare negli Stati Uniti. Attraversando il confine tra Guatemala e Messico iniziano una delle strade di migrazione più pericolose al mondo, così in una piccola città di confine nel profondo sud messicano i migranti provano a saltare sui treni merci che possono portarli verso il confine con gli Stati Uniti. Pochissimi riusciranno a portare a termine un viaggio di circa 5000 km poiché già all’inizio del cammino diventano preda delle gangs o delle corrotte guardie di confine, cadono esausti dai treni o vengono arrestati nei raid della polizia messicana che li imprigiona per giorni prima di deportarli.

Documentario in lingua originale (spagnolo) sottotitolato in italiano.

DVD, distribuzione Documè film.

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