Tu sei qui

Documentario

Bambini traduttori/mediatori

Regia: 
Federica Ceccoli
Paese di produzione: 
Italia
Anno: 
2017
Durata: 
17
Locandina: 
Sinossi: 

Video interviste realizzate all'interno di un progetto di ricerca dottorale presso l'università di Bologna (campus di Forlì) da Federica Ceccoli. 
Alcuni giovani nuovi italiani sono intervistati sul loro essere traduttori/mediatori quasi inconsapevoli. Colpisce la genuina saggezza e spontaneità di molti degli intervistati, che, tra difficoltà e soddisfazioni, compiono quotidianamente il loro mestiere di "traduttori" per genitori, amici, compagni in difficoltà.

Qui il link per visualizzare il video.

Il primo meraviglioso spettacolo

Regia: 
Davide Sibaldi
Paese di produzione: 
Italia
Anno: 
2016
Locandina: 
Sinossi: 

Quarantacinque bambini con i loro genitori ci permettono di ragionare sul tema dell'integrazione. Il trailer è disponibile qui

Davide Sibaldi è regista, scrittore e pittore.

“Il primo meraviglioso spettacolo” è l'ultimo dei suoi film, un documentario patrocinato da AMNESTY INTERNATIONAL e sostenuto dall’UNICEF che affronta con positività e gioia le tematiche attuali dell’immigrazione e dell’integrazione di bambini stranieri e di bambini con disabilità psichiche e delle loro famiglie.

Basato sul libro “Giuseppe e lo Sputafuoco” scritto e illustrato da Davide Sibaldi e presentato al Salone del Libro di Torino 2016, il documentario racconta la storia di un grande spettacolo teatrale in cui recitano 45 bambini provenienti da 11 Paesi del mondo.

È la realtà plurale di Ghedi, in provincia di Brescia, che si manifesta soprattutto nelle interviste, ai bambini e ai loro genitori, che si alternano al lavoro per produrre lo spettacolo e  si intrecciano con gli affascinanti disegni.

Il regista indaga le relazioni interpersonali, i rapporti con l'Altro, la coscienza di sè e la capacità di vivere in modo pieno; si sofferma soprattutto sul concetto di felicità e di quanto della gioia dell'infanzia possa permanere nell'adulto.

 

WALLAH - Je te jure

Regia: 
Marcello Merletto
Paese di produzione: 
Italia/Niger
Anno: 
2016
Durata: 
63
Locandina: 
Sinossi: 

"Wallah - Je te jure"' racconta le rotte migratorie dall'Africa occidentale all'Italia, passando per il Niger, attraverso le storie e le testimonianze di donne e uomini in viaggio e delle loro famiglie. Villaggi rurali sel Senegal, stazioni degli autobus, "ghetti" dei trafficanti, case e piazze italiane fanno da sfondo a viaggi coraggiosi, dalle conseguenze spesso drammatiche. Alla frontiera europea che - "lo giuro su Dio" - alcuni dei protagonisti attraverseranno, si aggiungono poi le barriere della vita quotidiana in Italia.

Assistenti di produzione: Elisabetta Jankovic, Giacomo Zandonini. Prodotto da OIM - Organizzazione Internazionale per le Migrazioni.

Trailer qui 

E' stato proiettato a Trento, con la presenza del regista e di Giacomo Zandonini, il 14 dicembre 2016. Qui l'appuntamento con i dettagli

Inconscio italiano

Regia: 
Luca Guadagnino
Paese di produzione: 
Italia
Anno: 
2011
Locandina: 
Sinossi: 

Film-saggio che partendo dalla drammatica esperienza dell'occupazione in Etiopia riflette sulle origini stesse dell'identità italiana. Diviso in due parti il film dà voce a sei intellettuali che analizzano attraverso le loro riflessioni il passato coloniale dell'Italia fascista e il presente italiano. La seconda è invece composta da una suite di montaggio che, destrutturando l'idea del documentario di propaganda del regime, indaga su ciò che in quelle immagini rimaneva velato.

 

If Only I Were That Warrior

Regia: 
Valerio Ciriaci
Paese di produzione: 
Italia
Anno: 
2015
Durata: 
70
Locandina: 
Sinossi: 

Nell'agosto 2012 il comune di Affile (RM) inaugura un monumento dedicato al gerarca fascista Rodolfo Graziani, generale durante la Guerra d’Etiopia del 1935 e primo viceré della nuova colonia. La notizia raggiunge la stampa internazionale e suscita un indignato scalpore. A Graziani viene imputato l’uso delle armi chimiche e il ricorso a violenti rappresaglie contro la popolazione civile. Crimini di guerra per per cui non fu mai processato, e che appartengono indelebilmente alle più oscure e controverse pagine del colonialismo italiano. Le comunità etiopi in tutto il mondo, e non solo, si mobilitano e organizzano proteste che dagli Stati Uniti arrivano fino ad Affile. A 75 anni dalla caduta dell’impero coloniale italiano, nuove generazioni di etiopi e di italiani si confrontano su un passato tormentato e ancora irrisolto.Premio Globo d'oro e premio Imperdibili Festival dei Popoli

Questo il sito dedicato

 

Sponde - Nel sicuro sole del nord

Regia: 
Irene Dionisio
Paese di produzione: 
Italia
Anno: 
2015
Durata: 
60
Locandina: 
Sinossi: 

Sponde è la storia dell'amicizia e della profonda relazione che nasce tra lo scultore e postino tunisino Mohsen e il becchino in pensione Vincenzo. Un giorno Mohsen Lidhabi, a Zarzis – Tunisia, cercando sulla spiaggia materiali per le proprie sculture, trova un corpo. Senza troppe domande decide di dare allo sconosciuto degna sepoltura, scatenando infinite polemiche nella propria comunità di origine e tra i sostenitori di Ben Alì. Su un'altra sponda del Mediterraneo, a Lampedusa, Vincenzo, assiste alla stessa epifania e prende la medesima decisione, sollevando le critiche della comunità religiosa che contesta l'uso delle croci per il seppellimento di uomini non cattolici. Poco dopo Vincenzo riceverà una lettera scritta in francese da un mittente sconosciuto che come lui ha scelto di dare sepoltura ai corpi senza nome arrivati dal mare in seguito alla Primavera Araba. I due uomini, Mohsen e Vincenzo, e il loro timido contatto ci parlano di un'umanità profonda che si confronta con l'osceno della storia attuale; le reazioni delle comunità di appartenenza raccontano, invece, della perenne lotta dell'uomo per la dignità, anche a costo dell'emarginazione

Fuocoammare

Regia: 
Gianfranco Rosi
Paese di produzione: 
Italia, Francia
Anno: 
2016
Durata: 
107
Locandina: 
Sinossi: 

Rosi Lampedusa attraverso la storia di Samuele, un ragazzino che va a scuola, ama tirare sassi con la fionda che si è costruito e andare a caccia di uccelli. Preferisce giocare sulla terraferma anche se tutto, attorno a lui, parla di mare e di quelle migliaia di donne, uomini e bambini che quel mare, negli ultimi vent'anni, hanno cercato di attraversarlo alla ricerca di una vita degna di questo nome trovandovi spesso la morte. Rosi è rimasto per un anno a Lampedusa entrando nei ritmi di un microcosmo a cui voleva rendere una testimonianza onesta, a partire dallo sguardo di un ragazzino.

Voci di transizione/Voices of transition

Regia: 
Nils Aguilar
Paese di produzione: 
Francia/Germania
Anno: 
2012
Durata: 
62'
Locandina: 
Sinossi: 

Il documentario di Nils Aguilar, versione in inglese, francese e spagnolo con sottotitoli in italiano, viene proiettato GIOVEDÌ 12 NOVEMBRE alle ORE 21 al Cinema Astra, corso Buonarroti 16, Trento, nell'ambito della settimana "Il rifiuto della Terra. Cambiamenti climatici e migrazioni". L'ingresso è gratuito.

Il documentario ha vinto prestigiosi premi in Oregon e in Colorado come Miglior opera prima e Miglior film sull’ambiente; esamina i pericoli costituiti dalla produzione agricola intensiva, dal consumo energetico e dalla scarsità di risorse e presenta esempi “virtuosi” di sistemi alternativi di agricoltura biologica in Francia, Regno Unito e Cuba, indicando un percorso dove la terra e l’uomo possano coesistere e supportarsi a vicenda in un modello di esistenza umana equilibrato, sano e sostenibile.
Tra gli intervistati anche Rob Hopkins, dalle cui idee è nato, in Inghilterra nel 2006 nella città di Totnes, il movimento culturale Transizione, meglio conosciuto come movimento delle Transition Towns. Transition Italia nasce nel 2008 per facilitare e supportare la diffusione di questo entusiasmante processo collettivo sul territorio italiano. Agisce come nodo locale (HUB) della rete internazionale di Transizione sulla base di un accordo (MoU) siglato con il Transition Network e si propone di informare, ispirare, incoraggiare, supportare e formare coloro che intendono considerare, adottare, adattare e implementare il modello della Transizione all’interno della propria comunità avviando una iniziativa di Transizione locale.

I sogni del lago salato. Un viaggio nel tempo tra Kazakistan e Italia

Regia: 
Andrea Segre
Paese di produzione: 
Italia
Anno: 
2015
Durata: 
72
Locandina: 
Sinossi: 

Il Kazakistan oggi vive lo stesso euforico sviluppo dell'Italia degli anni '60, con una crescita pari al 6%, basata soprattutto sull'estrazione di petrolio e gas. Viaggiando tra Aktau e Astana, Andrea Segre dà voce a contadini, pastori e giovani donne le cui vite sono rivoluzionate dall'impatto delle multinazionali del petrolio sull'economia kazaka.
Partendo da un dato di fatto, il boom economico del Kazakistan, e da una riflessione sui corsi e ricorsi dell'economia di mercato, Andrea Segre costruisce un film a tesi. Un incastro di parallelismi e accostamenti, di affinità e divergenze. Tra il Kazakistan del miracolo petrolifero e l'Italia anni '60, con immagini di Gela e delle speranze riposte nell'Agip; tra un lago salato su cui non sorge l'alba (o meglio sorge sempre dall'altra parte) e una laguna veneta che per il regista significa infanzia. E infine tra i pastori kazaki, attraversati dalla ventata di nuova ricchezza ma impermeabili ad essa, e i contadini analfabeti di Gela, protagonisti di interviste di repertorio.

La guerra non ci sarà (Rata Nece Biti!)

Regia: 
Daniele Gaglianone
Paese di produzione: 
Italia
Anno: 
2008
Durata: 
170
Locandina: 
Sinossi: 

Il documentario di Daniele Gaglianone è dedicato alle conseguenze e all’eredità della guerra n Bosnia Erzegovina. Rata néce biti (La guerra non ci sarà) è stato presentato al festival del film di Locarno nel 2008 e ha vinto il premio speciale della giuria al Torino film festival. Nel 2009 si è aggiudicato il David di Donatello per il miglior documentario. È prodotto da BabyDoc Film in collaborazione con Gianluca Arcopinto. Si racconta a partire dalle voci dei testimoni la vita a Srebrenica, dove il tempo sembra essersi fermato ai giorni del massacro, la Drina, il fiume di Aziz, ex combattente bosniaco scampato all’eccidio, Tuzla, dove all’International Commision of Missing Persons si conservano i resti esumati dalle fosse comuni e si lavora ancora oggi per dare ai morti un nome e restituirli alla memoria delle famiglie. Si raccontano anche le tante Sarajevo a partire dalle prospettive diverse che spaziano dall'ironia al rancore, di alcuni dei suoi abitanti.
L'impressione generale è che tutti, a prescindere dalla "parte" che hanno preso o che sono stati costretti a prendere durante il conflitto, siano stati sconfitti, e con loro l'Europa e l'idea di Europa unita e pacificata.
A questo link è possibile vedere il documentario in streaming: http://www.internazionale.it/video/2015/07/08/srebrenica-bosnia-film-gag...

Pagine

Abbonamento a RSS - Documentario