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Osama

Regia: 
Siddik Barmak
Paese di produzione: 
Afghanistan/Giappone/Irlanda
Anno: 
2002
Durata: 
82'
Interpreti principali: 
Marina Golbahari,Arif herati, Zubaida Sahar
Sinossi: 

Kabul, l'Afghanistan è in ginocchio dopo ventitré anni di guerra nella quale l'Occidente ha avuto grandi responsabilità. I Talebani mantengono il loro potere e le donne sono sottoposte a leggi crudeli: non possono lasciare scoperto anche un solo lembo del loro corpo e soprattutto non possono lavorare o uscire di casa se non in presenza di un uomo della famiglia. Le vedove prive di figli o parenti stretti maschi quindi possono fare meno di niente e sono ridotte alla fame. Chi disubbidisce alle regole subisce pene severissime, in genere la morte per lapidazione.
E’ in questo mondo pieno di dolore che si inscrive la storia di Maria, una dodicenne orfana di padre, costretta dalla madre e dalla nonna a travestirsi da bambino, da maschio, per poter lavorare e portare a casa il pane. Maria diventa Osama e trova lavoro presso il negozio di un vecchio amico di suo padre, morto durante la guerra.
Durante una preghiera a cui Osama è costretta ad andare come tutti i maschi, qualcuno sospetta di lei, per i suoi modi incerti durante il rito. Scoperto l’inganno, i Talebani decidono di commutare la pena dandola in sposa al vecchio mullah della moschea.
È la storia amara e tragica del periodo più orrendo dell'Afghanistan, quello in cui nessuno aveva il diritto di decidere qualcosa. Così il regista afgano Siddik Barmak definisce Osama, il suo primo lungometraggio.