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Adulti si nasceva. Immagini e metafore letterarie sull'emigrazione minorile girovaga e di lavoro dall'Ottocento ai giorni nostri

Editore: 
Cosmo Iannone
Luogo di edizione: 
Isernia
Anno: 
2016


Presentazione: 

Le storie dell’espatrio, dello sfruttamento lavorativo e della “tratta” dei minori italiani all’estero fra Ottocento e prima metà del Novecento e dei loro mille mestieri di strada e impieghi nelle fabbriche trovarono un alloggio sicuro, una dimora adottiva, nella coeva produzione letteraria educativa e popolare. Abitarono (e abitano) le pagine di un sostanzioso corpus di opere rivolte soprattutto alla gioventù – tra romanzi, racconti, poesie, poemi, opere teatrali e musicali – di autori italiani, stranieri e autori emigrati che scrissero direttamente dai luoghi di approdo. Furono in gran parte “atroci letture devote” quelle sui piccoli suonatori d’organetto, i bambini spazzacamini, i giovani venditori di statuine e i piccoli vetrai all’estero che intendevano contristare la fanciullezza borghese secondo uno sperimentato assioma pedagogico, e amplificare la vulgata antiemigrazionista delle classi dirigenti e colte. Questo volume, grazie al grande lavoro di recupero e di inquadramento d’una letteratura sommersa e per lo più dimenticata, impropriamente considerata “minore”, e del suo ampio corredo iconico, indaga sia le diverse matrici letterarie di questa complessa e, a tratti, caleidoscopica produzione, sia le persistenze e le similitudini tra quella e il racconto odierno dell’infanzia condotta per il mondo e sfruttata.