Tu sei qui

Milano, fin qui tutto bene

Editore: 
Laterza
Luogo di edizione: 
Milano
Anno: 
2012

Recensione: 

Il testo di Gabriella Kuruvilla racconta parte della geografia milanese dei nostri giorni, a partire da un crocevia di strade, luoghi e vite. Non a caso i quattro capitoli che compongono il testo hanno come titolo "Via Padova", "Viale Monza", "Sarpi", "Corvetto".
Si tratta di quattro storie con protagonisti tutti diversi, ma a loro modo collegati tra loro. In tal senso è difficile individuare il genere di appartenenza, romanzo breve? raccolta di racconti? Il filo rosso che unisce queste storie si snoda lungo le pagine e dà unità all'intera narrazione. Sono vite, quelle raccontate da Kuruvilla, a cavallo tra emarginazione e voglia di riscatto, storie che raccontano come Milano sia cambiata con l'immigrazione, sia straniera che dal sud Italia, rendendola una città più meticcia di quanto si pensi. Il rischio di ghettizzazione rimane, e le vie che i vari personaggi percorrono lo dimostrano, dato il degrado a cui sono state abbandonate. Ciò non si traduce in una denuncia, ma al contrario in una occasione per raccontare le nuove dinamiche che vanno formandosi, e le potenzialità che potrebbero racchiudere.
Milano, fin qui tutto bene, fotografa una parte del capoluogo lombardo dei nostri giorni, tra potenzialità e limiti, tra stasi e trasformazione, in cui vecchi e nuovi inquilini si incontrano in un crocevia reale e metaforico, senza spauracchi allarmistici o esaltate idealizzazioni della città meticcia. Vizi e virtù di una città che, come altre metropoli, ha vissuto e sta vivendo rapidi e inevitabili cambiamenti.

Autore della recensione: 
Silvia Camilotti