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Bambini proibiti. Storie di famiglie italiane in Svizzera

di Roberta Zalla

A fine novembre 2014 la Casa Editrice Il Margine ha invitato a Trento Marina Frigerio Martina a presentare il suo libro “Bambini proibiti. Storie di famiglie italiane in Svizzera tra clandestinità e separazione”.L'incontro è stato organizzato grazie alla collaborazione con l'associazione Trentini nel Mondo, il Gioco degli Specchi e il Comitato provinciale di Trento per l'Unicef.

 

Il volume ripercorre una delle più buie pagine dell’emigrazione italiana: quella dell’infanzia dei figli dei lavoratori stagionali in Svizzera costretti ad emigrare senza le proprie famiglie.

Chiusi al buio di case con imposte serrate, senza poter uscire, parlare, cantare, piangere, senza il contatto con il mondo esterno, con gli altri bambini, la scuola: sono solo alcune delle difficili condizioni che hanno subito i figli degli italiani stagionali che raggiungevano, sans-papiers, i genitori in Svizzera e che vengono raccontate dalla autrice. Altri bambini, in quei lunghi anni in cui lo statuto degli stagionali impediva con rigidissime norme di portare con sé moglie e figli, crebbero senza genitori, “adottati” dai parenti nei migliori dei casi, o negli istituti al confine con il territorio elvetico. Infanzie dolorose che lasciano un'impronta spesso pesante fino all'età adulta, maternità e rapporti familiari negati angosciosi anche solo da rievocare.
Vent’anni dopo Marina Frigerio ha scelto di dare voce agli “ex bambini proibiti”, le cui storie per troppo tempo sono state taciute ed addirittura negate. Ha riversato in questo testo anni di lavoro e di rapporti interpersonali: figlia di immigrati lombardi, vive da moltissimi anni nella Svizzera tedesca e lavora come psicoterapeuta e psicologa dell’età evolutiva, in diversi consultori familiari italiani. Sono vicende che conosce da vicino e che l'hanno spinta dalla fine degli anni ‘70 ad occuparsi di diritti dei migranti e interculturalità. 

 

In questo volume parla anche di Alvise Bizzarri che con la sua cinepresa racconta l'emigrazione italiana in Svizzera. Le storie vere da cui Bizzarri prende spunto per film come "Lo stagionale” o “Il rovescio della medaglia” arrivano per la prima volta alla coscienza del grosso pubblico. Un altro regista viene nominato dalla Frigerio, in quanto figlio di emigrati spagnoli e con una infanzia da clandestino: Fernand Mèlgar, ora in lotta, da cittadino elvetico, per i diritti dei migranti. Lo abbiamo conosciuto per il suo recente duro documentario “Vol spécial”, che “ha vinto un premio dopo l'altro e innescato una discussione senza precedenti sul rispetto dei diritti umani in Svizzera.”
“Bambini proibiti” non è solo una raccolta di storie, drammatiche, che rivelano le vicende delle vite dei figli degli stagionali nella Svizzera degli anni ’50-’90, ma un significativo ed attuale spunto di riflessione sul tema dell’emigrazione e della clandestinità italiana e in Italia.

 

Questo libro infatti non vuole essere solo un racconto del passato ma anche, e soprattutto, un monito per il presente perché, come evidenzia Don Luigi Ciotti nella sua appassionata introduzione, “quei lavoratori che faticavano in Svizzera somigliano a quelli che attraccano con mezzi di fortuna a Lampedusa”.
I Versteckte Kinder sono i bambini dei clandestini di oggi, quelli a cui Letizia Moratti, sindaca di Milano, vietava nel 2007 l'iscrizione alle scuole materne.
Nella sua postfazione lo scrittore Max Mauro sottolinea l'importanza di un libro in cui immigrazione ed emigrazione siano viste come due facce della stessa medaglia, un Gioco di Specchi diremmo noi, una storia comune che le deve mettere in dialogo.

“BAMBINI PROIBITI.
Storie di famiglie italiane in Svizzera tra clandestinità e separazione”
Ed. Il Margine, ottobre 2012, pag. 188, € 16
prefazione di Gianmaria Testa, introduzione di don Luigi Ciotti
postfazione di Max Mauro
Il sito della casa editrice: http://www.il-margine.it
Il sito dell'autrice: http://www.marinafrigerio.ch