Etenesh, l'odissea di una migrante

È la storia di una giovane donna etiope che fugge dal suo paese e inizia un terribile ed infinito viaggio verso l'Europa attraverso il Sudan, il deserto del Sahara, il mar Mediterraneo. Non deve affrontare solo le difficoltà di una natura difficile e di distanze troppo lunghe per i mezzi che si può permettere, ma anche le organizzazioni criminali che trafficano in persone, tutti coloro che profittano dei clandestini per i loro affari e non ultimi i poliziotti della Libia, un paese che non rispetta le norme internazionali sui diritti umani, a cui l'Italia ha delegato il compito di guardiani della fortezza Europa.
Etenesh racconta la storia di una di queste persone, bloccata senza acqua né cibo nel deserto, arrestata in Libia, evasa dal carcere e soccorsa in pieno deserto da un egiziano, approdata clandestina a Lampedusa.
Il disegno riproduce con le sue intense sfumature di grigio e nero la vicenda, le poche linee chiare sono quelle delle lacrime che con il loro sale hanno lasciato cicatrici sul volto stesso di Etenesh. Un tratto cupo che si attenua in varie sfumature di grigio solo nei momenti in cui appare il conforto dell'amicizia o lo sguardo indugia sulla natura.
Il testo è arricchito da una prefazione di Moni Ovadia, una nota informativa di Valentina Sicolo ed una intervista di Paolo Castaldi a Dagmawi Yimer, regista etiope arrivato in Italia come la protagonista del libro, autore di “Come un uomo sulla terra”, “C.A.R.A Italia”, “Soltanto il mare”.