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Letteratura dell'emigrazione italiana

Son of Italy

Editore: 
Il Grappolo
Anno: 
1999
Luogo di edizione: 
Salerno

Presentazione: 

Stampato negli Stati Uniti nel 1924, questo libro rientra nei classici della letteratura migratoria italiana ed è la storia autobiografica di un abruzzese che non solo descrive, in modo anche sociologicamente interessante, l'ambiente degli emigranti italiani negli USA d'inizio novecento, ma racconta lo sforzo di impadronirsi di una nuova lingua ed il suo impegno per diventare scrittore.Le condizioni di vita in un paesino abruzzese dell’interno d'inizio '900, la partenza con il padre, il viaggio verso Napoli, la visita medica al porto, l’imbarco e l’arrivo ad Ellis Island, il lavoro negli St

Ovunque vivere altrove

Editore: 
Besa
Anno: 
2001
Luogo di edizione: 
Nardò (Le)

Presentazione: 

Nella prefazione Armando Gnisci rileva che Claudio Nerèo Pellegrini “non scrive poesie da prete”. Sono infatti le domande di un uomo sull'esistenza; Dio è presente, ma gli si chiede conto dell'ingiustizia e lo si sogna come un Dio-madre. E' una poesia che canta il dubbio, l'esilio, l'agonia dei ricordi, la monotonia. Nella compassione per quelli che soffrono si proclama una natura felice e semplice, quella della sua infanzia libera nella natura.

Umbertina

Editore: 
Avagliano
Anno: 
2001
Luogo di edizione: 
Roma

Recensione: 

Un cerchio che si chiude. Potrebbe essere questa un’immagine che la lettura di Umbertina ispira. Un romanzo che dipinge, senza eroismi né compassione, una saga familiare che si snoda lungo quattro generazioni e che vede le donne motore degli eventi. Umbertina è una giovane calabrese che vive in un misero paese dell’interno, Castagna, e che da giovane sposa parte con il marito alla volta degli Stati Uniti, alla fine del XIX secolo.

Presentazione: 

Il romanzo è presentato il 15 maggio 2009 nella trasmissione radiofonica della Rai regionale Cammei.

Vita emigrata

Editore: 
Cosmo Iannone
Anno: 
2008
Luogo di edizione: 
Isernia

Presentazione: 

I racconti di questa antologia documentano gli esordi della produzione narrativa di Franco Biondi negli anni settanta e ne testimoniano il particolare sviluppo fino ai primi anni ottanta. Descrivono con sottile realismo le difficoltà di comunicazione esistenti tra stranieri e tedeschi, tematizzando anche le emergenti fratture psicologiche fra emigrato e comunità di origine.

Il dispatrio

Editore: 
Rizzoli
Anno: 
1993
Luogo di edizione: 
Milano

Presentazione: 

Attraverso brevi notazioni l'impatto con un nuovo ambiente culturale e con l'uso della lingua inglese.

La festa del ritorno

Editore: 
Mondadori
Anno: 
2004
Luogo di edizione: 
Milano

Presentazione: 

Un padre e un figlio. Il primo racconta la sua vita di emigrante, sospesa tra partenze e ritorni, tra Francia e paese; il secondo ricorda il suo spaesamento e la sua rabbia nei periodi senza il padre, ma anche l’incanto dell’infanzia, immersa in un paesaggio vivido, esuberante. Davanti a loro, un grande fuoco acceso sul sagrato, la notte di Natale. Tutti e due hanno un segreto da nascondere, un segreto legato all’amore della figlia maggiore per un uomo misterioso. Un enigma che si svela poco a poco, fino all'inattesa conclusione.

Il muro dei muri

Editore: 
Argo
Anno: 
2006
Luogo di edizione: 
Lecce (ristampato Mondadori 2006)

Presentazione: 

Storie di ribellione e d'amore, di conflitti generazionali e di razzismo, di partenze e di attese. Protagonisti sono i germanesi, gli immigrati italiani in Germania dalla "vita capovolta, con i piedi al Nord e la testa al Sud", stranieri all'estero e a casa propria. Pubblicata per la prima volta in tedesco nel 1984 e in italiano nel 1993 da Argo in un'edizione ampliata, "Il muro dei muri" è l'opera d'esordio di Carmine Abate narratore: un sorprendente "romanzo a racconti" incentrato sul tema dell'emigrazione e dell'incontro, forte e partecipato, di culture diverse.

Il ballo tondo

Editore: 
Marinetti
Anno: 
1991
Luogo di edizione: 
Genova

Presentazione: 

La dedica è in tre lingue e fra tre culture si muove il romanzo: arberesh, italiana e tedesca. Al centro è un piccolo paese del meridione, luminoso di sole e di mare. Qui vive Costantino con la sua famiglia, legato ad un ‘lontano’ storico dalle storie che gli racconta il nonno, dalle rapsodie, dalle ballate e dalle tradizioni che rievocano la lontana patria abbandonata secoli prima. E legato anche ad un ‘lontano’ geografico dalle storie di emigrazione che coinvolgono la sua famiglia ed il suo paese.

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