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Mobilitazione contro la guerra

da Lunedì, 27 Maggio, 2024 - 09:30 a Martedì, 4 Giugno, 2024 - 09:30

Sabato 1 giugno 2024 ore 17 - piazza Dante, Trento

MOBILITAZIONE CONTRO LA GUERRA, SENZA SE E SENZA MA PER IL CESSATE IL FUOCO IMMEDIATO E PERMANENTE IN PALESTINA E IN TUTTE LE ZONE DI GUERRA PER IL DISARMO E IL RIPRISTINO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE

Sabato 1 giugno 2024 ore 17 - piazza Dante, Trento

Venti di guerra soffiano più forte che mai, in Europa, nel Mediterraneo e in tutto il mondo: non solo i tanti conflitti attivi, ma pure i nazionalismi, la retorica della sicurezza e della deterrenza che alimenta la corsa agli armamenti, il disprezzo della diplomazia e del Diritto Internazionale. A dispetto del coraggio di alcuni/e giornalisti/e e intellettuali, i mezzi di informazione hanno volentieri indossato l’elmetto d’ordinanza, ripetendo a ciclo continuo la complice ipocrisia dei governi e delle istituzioni internazionali. Mentre cresce il rischio di un’escalation globale e nucleare del conflitto, l’industria bellica con tutto il suo indotto, la finanza internazionale e il grande capitale fanno profitto, trasformando in montagne d’oro il fiume di sangue dei civili. Il valore economico è l’unico valore che questi signori riconoscono alla vita umana: non possiamo rimanere in silenzio! Uniamo la nostra voce alle tante piazze e agli/alle student3 di tutto il mondo, per esprimere solidarietà alla popolazione palestinese, straziata dalla feroce campagna militare di Israele, per condannare il genocidio in corso.

Chiediamo: - il Cessate il fuoco immediato e permanente; - il Ripristino e l’applicazione del Diritto Internazionale; - la Liberazione contestuale di tutti i prigionieri; - lo Stop immediato alla vendita di armi.

Tuttavia, sebbene l’offensiva israeliana su Gaza sia oggi la più vistosa tra le violazioni del diritto internazionale, dobbiamo ricordare che in tanti altri luoghi di cui spesso nemmeno si parla, si sta combattendo un’unica guerra globale, si sta nutrendo un unico cruento mercato, si sta raccontando un’unica vergognosa menzogna, si sta massacrando un’unica dolente umanità. Il tema dunque non è solo la Palestina, ma la guerra globale permanente, in tutte le sue articolazioni: militari, economiche, politiche, culturali e tecnologiche. Il mondo si trova di fronte a un bivio storico. Noi tutti e tutte siamo di fronte a quel bivio. Dobbiamo scegliere se continuare a giustificare la vasta rete di interessi e di potere, guidata da pochissimi attori privati sovranazionali, che controllano le imprese e influenzano i governi in modo assolutamente antidemocratico; dobbiamo scegliere se rimanere silenti di fronte alla rapine di risorse, ai danni ambientali, a chi determina e sfrutta senza scrupoli la miseria e la morte di milioni persone, oppure gridare insieme: “Ora Basta!” e riprenderci gli spazi di democrazia e destinare queste risorse all’istruzione, alla sanità, alla giustizia ecologica e sociale.