Nella periferia di Pittsburgh (Stati Uniti) vive Kenny, un tredicenne intelligente e vivace che per una malformazione fisica è privo degli arti inferiori dalla nascita. Kenny però sembra avere accettato tale condizione e vuole vivere la sua vita nel modo più normale ed indipendente possibile: “camminando” sulle sue mani e scorrazzando per le vie del quartiere con il suo skate-board.
La vita, per lui e la sua famiglia, tuttavia non è così semplice e il film ne analizza tre aspetti in particolare.
La protesi. I genitori, spinti dal direttore della scuola di Kenny, che pensa che il ragazzo per il suo aspetto fisico possa creare imbarazzo tra i compagni, vorrebbero fargli mettere "le gambe nuove", ovvero una protesi artificiale. Kenny si rifiuta perché sostiene che proprio quelle protesi che dovrebbero aiutarlo in realtà lo limitano nei movimenti e, inoltre, si rende conto che tali insistenze sull'argomento servirebbero solo ad alleviare un problema a chi gli sta intorno e non a lui.
L’handicap in Televisione. L'ennesima troupe televisiva, questa volta venuta appositamente dalla Francia, vuole girare un documentario su Kenny e non si fa scrupoli a falsare la realtà per renderla più drammatica e spettacolare. Kenny e la sua famiglia recitano con abilità di attori la loro parte, a volte divertiti e a volte un po' seccati.
Il rapporto fratello-sorella. Kenny ha un fratello di poco più grande di lui e una sorella maggiore che da molti anni non vive più con la sua famiglia a causa di un complesso sentimento di odio e amore nei confronti di Kenny.
Kenny interpreta se stesso in questo film originale, sincero e coraggioso.