Questo libro illustrato di Nicolàs Arispe, disegnatore argentino, racconta una vicenda storica poco nota in Europa, l'attacco scatenato nel 1864 da Argentina, Brasile e Uruguay contro il Paraguay che aspirava a diventare stato sovrano. Una azione di forza che doveva concludersi in pochi mesi si trasformò in una guerra di sei anni per l'accanita resistenza dei paraguaiani che videro però due terzi della loro popolazione morire e furono costretti a schierare, in difesa del loro paese, dopo i giovani anche gli anziani e in ultimo perfino i bambini. Sconfitto alla fine e smembrato fra gli stati vincitori, il Paraguay vide vagare smarriti i bambini che non erano morti in battaglia.
Sono due i personaggi di questo testo: il bambino smarrito e il soldato. Un fantasma di soldato che riscatta il suo debito di morte facendo da guida al piccolo in questo territorio dove la guerra e lle sue tragedie sono tuttora presenti, dove anche gli dei vagano come stranieri sulla propria terra, dove non c'è più alcuna legge e ognuno difende come meglio può ciò che gli è rimasto.
Ma il soldato conosce bene la zona, affronta anche i ricordi dolorosi per sostenere la speranza, per accompagnare quel bambino che può essere il futuro, ben diverso da quel pericoloso gruppo di bambini smarriti, forse ormai persi all'infanzia e alla vita. Egli svanisce nel momento in cui il profumo del pane indica che lì è ancora casa, quando il bambino felice corre lontano dalla giungla e dalla bocca della morte.
Un disegno in bianco e nero, dettagliato e drammatico, un bambino e un soldato trasfigurati in topi, un territorio che è giungla paludi trincee templi in rovina, tende abitate da enormi coccodrilli, dove si aggirano figure esotiche, dei che non offrono più protezione o minacciosi animali.
Poche le parole, non necessarie al racconto contestualizzato da una nota finale dello stesso autore. Viene trasposta in un passato lontano la riflessione sulla guerra, con due soli personaggi: l'essere suo malgrado colpevole, il soldato, l'anima in pena che spera di redimersi offrendo il suo aiuto all'essere innocente, il bambino smarrito.