“TBC ha scelto la gente e le loro storie”, scrive nella prefazione Zlato Dizdarevic, il direttore dell'eroico giornale Oslobodjenie. E' l'individuo infatti al centro della scena, nella sua quotidianeità stravolta dall'assurdità della guerra. Ritratti indimenticabili, a volte ottenuti con pochi silenziosi quadri: l'affetto dei due vecchi coniugi, i metallari che si 'riconoscono' parlandosi da una trincea all'altra, i bambini che fanno strani giochi e inseguendo i loro sogni dimenticano i cecchini. Ogni episodio ha per titolo di riferimento il nome di un animale (allusivo?), mentre il testo si conclude con un richiamo preciso a Niente di nuovo sul fronte occidentale.