Il nuovo albo affidato alla sensibilità e al tratto fine di Giusy Mondani ammonisce a non lasciarsi trascinare dal buio di tempi iniqui, ma a reagire facendo quanto umanamente possibile per percorrere una via di giustizia.
Stiamo parlando degli anni quaranta del secolo scorso, ma non è difficile vedere ai nostri tempi situazioni di intollerabile ingiustizia che richiedono atti di coraggio contro corrente, non sempre eroici, ma certo remando contro l'indifferenza generale.
Irena Sendler diventa cittadina onoraria di Israele con la medaglia di Giusto tra le Nazioni perchè ha salvato 2.500 bambini facendoli uscire con mille stratagemmi dal ghetto di Varsavia durante l'occupazione nazista.
Una semplice donna, piena di paura, supera tutti i giorni il MURO che separa e divide, che crea individui senza diritti, e dentro di sè lo abbatte, lo rifiuta.
L'intera città è cambiata, ci sono bambini che non sono più bambini e l'ometto coi buffi baffi è contento.
Ma Irena dice NO. Nel MURO si apre una breccia, il filo spinato si spezza, migliaia di farfalle oltrepassano il MURO e superano un lunghissimo inverno di odio.
L'autrice rivive il momento storico mettendo a fuoco la realtà di bambini che non possono essere tali, dando maggior risalto, se fosse ancora possibile, ad una ingiustizia in quanto commessa contro degli esseri assolutamente innocenti.
Lo fa documentando fatti e ambienti, persone e situazioni, riproponendo lo stile che abbiamo imparato ad amare nel suo primo albo,
"Gli occhi di nonna Liliana", un raffinato tratto grigio a diverse sfumature animato da qualche piccolo tocco di colore, questa volta il rosso. Un accenno di nastro rosso sui rami spogli degli alberi di un triste inverno.
Giochi sulla strada, un cucciolo di cane e un orsacchiotto, un gatto a cui far bere il latte, uccellini, fiori che nascono dal muro fanno da contrappunto a divise e facce stolide o feroci, a giochi interrotti, a grandi e bambini accasciati e tristi.
La storia si ingentilisce e prepara al volo libero delle farfalle oltre i reticolati e alla corsa dei bambini incontro al loro futuro.