Ambientato subito dopo le elezioni-truffa del 2009 in Iran, Zahra’s Paradise è la storia romanzata della ricerca di Mehdi, un giovane manifestante scomparso nei gulag della Repubblica Islamica. Mehdi è svanito in quella zona di penombra al di fuori della legge in cui non esiste il diritto di habeas corpus. E non sarà grazie alla legge che il suo ricordo riuscirà a sopravvivere, bensì grazie all’impegno e al coraggio di una madre che rifiuta di consegnare il figlio al suo destino, e alla tenacia di un fratello (un blogger) che combinerà cultura e tecnologia per esplorare e far deflagrare quella terribile assenza: il vuoto in cui Mehdi è precipitato.
Zahra’s Paradise cala personaggi di fantasia in contesti ed eventi reali: la sua storia nasceva, e chiedeva di essere raccontata, esattamente mentre il mondo diventava testimone – tramite YouTube, Twitter e vari blog – di quanto non poteva più essere tenuto nascosto.
L’autore, Amir, è un iraniano-americano, attivista per i diritti umani, giornalista e documentarista. Ha vissuto e lavorato negli Stati Uniti, in Canada, in Europa e in Afghanistan.
Il valore artistico del disegnatore, Khalil, è ben noto ed apprezzato. Scultore e ceramista, disegna fumetti fin da quando era ragazzo. Zahra’s Paradise è il suo primo graphic novel.
I due autori, per ovvie ragioni politiche, hanno scelto l’anonimato.
Qui il sito multilingue di riferimento: http://www.zahrasparadise.com/