Nato a New Hoboken, New Jersey, nel 1911, Pietro Di Donato visse in prima persona l'epopea della grande migrazione italiana negli Stati Uniti. Il padre era un semplice manovale abruzzese emigrato agli inizi del secolo. La vita dei tanti muratori italiani trascorse tra un grattacielo e l'altro delle metropoli nordamericane e il giovane scrittore visse in prima persona le costruzioni dei grattacieli di Manhattan e la sistemazione delle opere murarie nel porto di New York. Nonostante i suoi scarsi studi scrisse un'opera che ebbe un notevolissimo successo di pubblico e di critica: Cristo tra i muratori uscì nel 1939 e ne fu tratto anche un film (“Unto this day"). Durante la seconda guerra mondiale, che opponeva Stati Uniti ad Italia, è stato obiettore di coscienza.Ha continuato a scrivere, anche sulla vita di Francesca Saverio Cabrini, la prima santa della Chiesa cattolica americana, patrona degli emigranti. Nel 1978 il suo servizio giornalistico sul rapimento e l'assassinio di Aldo Moro (intitolato "Christ in Plastic") vinse il premio dell'Overseas Press Club.È morto a Long Island nel 1992.