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La quarta sponda: scrittrici in viaggio dall’Africa coloniale all’Italia di oggi

Editore: 
Pigreco
Luogo di edizione: 
Roma
Anno: 
2007

Recensione: 
Presentazione: 

In questo testo il giovane studioso raccoglie nove belle e lunghe interviste a scrittrici diverse tra loro per età, paese d’origine e naturalmente stile di scrittura, ma accomunate dalla provenienza: esse sono legate infatti al mondo delle ex colonie italiane.
L’introduzione dell’autore spiega, meglio di chiunque altro, di chi si tratta: “ci si trova di fronte a scrittrici nate in Italia da famiglie africane o meticcie (è il caso delle somale Cristina Ubax Ali Farah e Igiaba Scego) oppure nate in Africa da famiglie italiane stanziate nelle colonie (Erminia Dell’Oro in Eritrea e Luciana Capretti in Libia), provenienti da famiglie meticcie (Gabriella Ghermandi e Maria Abbebù Viarengo in Etiopia) o ancora da famiglie africane solo successivamente emigrate (Martha Nasibù in Etiopia, Elisa Kidané e Ribhka Sibhatu in Eritrea).” (pp.11-12).
Vediamo dunque come il panorama sia eterogeneo ma accomunato, da diversi punti di vista, dall’esperienza coloniale.
La scelta di intervistare solo donne è molto significativa, dal momento che in tutte le storie coloniali le donne hanno subito conseguenze talvolta più pesanti, come alcune delle intervistate dichiarano e hanno avuto meno di altri soggetti occasione di parlare.
In queste interviste, molto ampie, molto narrative, si fondono dunque storia italiana e storia (di una parte) d’Africa, ma anche letteratura ed espressioni artistiche che proprio da quelle storie, troppo spesso dimenticate, traggono vita.
Comberiati offre spunti, che divengono dei veri e propri trampolini di lancio per le autrici che così hanno un’ulteriore occasione per parlare di sé, della propria esperienza di vita e di scrittura e della storia delle loro, spesso molteplici, appartenenze.