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Documentario

Filo di Luce

Regia: 
Michele Fasano
Paese di produzione: 
Italia
Anno: 
2004
Durata: 
56'
Locandina: 
Sinossi: 

Raman è una bambina di dieci anni, indiana, di religione Sikh, arrivata in Italia quando ne aveva quattro al seguito di sua madre. Non ricorda nulla del Punjab, la terra d'origine del padre, emigrato in Pianura Padana sei anni prima della moglie, per lavorare come mungitore in cascina là dove una volta vivevano i contadini italiani ormai estinti. Raman è felice di vivere in campagna perché, come lei dice, le piacciono i "paesaggi silenziosi". Racconta, però, che dopo una vacanza in Punjab, dove aveva ripreso contatto con la terra del padre, è ritornata in Italia piena di domande... dando avvio ad un confronto tra la sua terra di origine e quella che la ospita e sente sua. Si reca, quindi, dal guru del tempio sikh di Vescovato in provincia di Cremona per cercare qualche risposta a tali quesiti. Dai racconti del guru emergono principi di rispetto per le altre culture, per le altre religioni e per la biodiversità della natura. La bambina scopre così, che già in precedenza, da sola, aveva fatto propri quei pensieri, senza saperlo, nell'ascolto silenzioso del paesaggio sonoro della campagna, come lei dice "quando le macchine si fermano", sullo sfondo del fiume Po e della campagna tra Cremona e Reggio Emilia.

DVD, distribuzione Documè film.

Mio fratello Yang

Regia: 
Gianluca e Massimiliano De Serio
Paese di produzione: 
Italia
Anno: 
2004
Durata: 
15'
Locandina: 
Sinossi: 

Bing arriva clandestinamente in Italia dalla Cina. Ad attenderla c’è il suo nuovo fratello.

«Il film costituisce il capitolo conclusivo di una trilogia sulla condizione esistenziale imposta dalla clandestinità, iniziata con Il giorno del santo (2002) e Maria Jesus (2003). Anche in questo caso, si è creato durante il lavoro con gli attori un’intensa sintonia, risolta in un cortocircuito tra esplicita finzione e intima realtà: un gap che ha lasciato sul terreno gli spazi tra i visi, i corpi e le poche parole all’interno di una storia sbilanciata verso un altrove che incalza. Mio fratello Yang è nato infatti dal desiderio di rispondere a delle domande, ma più ci addentravamo in questa ricerca, più diventava evidente una sola risposta: tutto era sfuggente, inafferrabile, rarefatto. Eppure tutto era lì, in quelle vite scoperte» (G. De Serio, M. De Serio).

Maria Jesus

Regia: 
Massimiliano e Gianluca De Serio
Paese di produzione: 
Italia
Anno: 
2003
Durata: 
12'
Locandina: 
Sinossi: 

Maria Jesus è una docu-fiction: la storia vera di una donna peruviana (interpretata da se stessa) nelle mani dei trafficanti di immigrati.

Vincitore del 21° Torino Film Festival.

Il giorno del santo

Regia: 
Gianluca e Massimiliano De Serio
Paese di produzione: 
Italia
Anno: 
2002
Durata: 
16'
Locandina: 
Sinossi: 

L’ultimo giorno di lavoro di una ragazza curdo-irachena in Italia.

Zakaria

Regia: 
Gianluca e Massimiliano De Serio
Paese di produzione: 
Italia
Anno: 
2005
Durata: 
13'
Locandina: 
Sinossi: 

Zakaria comincia a conoscere la cultura araba.
– Sono Zakaria.
– Anch’io sono Zakaria.

«“Signore”, disse Zaccaria, “dammi un segno”.
“Il tuo segno”, disse il Signore, “sarà che per tre giorni potrai parlare alla gente solo a segni”».

(Corano, Versetto 41, III sura, Al-’Imrân)

Arabo con sottotitoli in italiano.

Vento di settembre

Regia: 
Alexander Seiler
Paese di produzione: 
Italia 105 min
Anno: 
2002
Durata: 
105'
Locandina: 
Sinossi: 

Alcune decine di anni dopo aver girato Siamo italiani, Seiler rivisita la stessa comunita' italiana che aveva osservato negli anni sessanta per coglierne i cambiamenti.
“Che fine hanno fatto Marco, Carolina, Maria Assunta, Antonio e gli altri?"
Per la sua ricostruzione va a cercare tutti gli interpreti della prima pellicola, raccontando le nuove storie e i percorsi degli immigrati ormai anziani e delle loro famiglie.

"È stato molto difficile far dire agli immigrati della prima generazione anche solo una parola negativa sulla loro esperienza in Svizzera. Quando ricordano le condizioni in cui erano costretti a vivere, quarant’anni fa al loro arrivo in Svizzera, dicono che «era un alloggio con i topi», e poi ne ridono: e più di così non dicono. Soltanto uno degli intervistati arriva ad ammettere che «eravamo molto schiavi»: ma un suo concittadino mi ha confidato che è stato questo l’unico passaggio del film che non gli è piaciuto. Credo che qui emerga la capacità di ognuno di noi di dimenticare e di rimuovere. L’odierno benessere economico, raggiunto con il duro lavoro in Svizzera, ha rimosso tutte le difficoltà, le discriminazioni. L’unico senso di dolore che rimane è per la lontananza, un senso di nostalgia per la propria terra". (A.Seiler)

- ted./It. con sott. in it.

Vaccaro Pastry Shop

Regia: 
Alessandra Tantillo
Paese di produzione: 
Italia
Anno: 
1999
Durata: 
15'
Locandina: 
Sinossi: 

La storia di Gioacchino Vaccaro, che nel 1954 parte da Palermo per gli Stati Uniti d’America, e della Vaccaro Pastry Shop, specializzata in cannoli. Un film di suoni ed immagini costruito con i vecchi nastri registrati mandati da Gioacchino Vaccaro ai parenti in Italia, alla fine degli anni ’60.

Un confine di specchi

Regia: 
Stefano Savona
Paese di produzione: 
Italia
Anno: 
2002
Durata: 
57'
Locandina: 
Sinossi: 

Gli emigrati siciliani in Tunisia e quelli tunisini in Sicilia, scambi e flussi che hanno generato vicende tra le più interessanti da raccontare. Storie dove l’integrazione e l’odio fanno parte di un unico universo. Dove il confine tra mondo islamico e quello occidentale è al tempo stesso evanescente ed insormontabile.
Alla realizzazione di questo documentario ha collaborato l'antropologo siciliano Franco la Cecla.

Ué paisà - atto I Franchein

Regia: 
Gianni Torres
Paese di produzione: 
Italia
Anno: 
2003
Durata: 
9'
Locandina: 
Sinossi: 

“Ué…paisà- atto I. Franchein” è un documentario nato dalla domanda: "è possibile integrarsi nel popolo italiano comunicando mediante l’espressione più radicata, ossia il dialetto?" In Italia, infatti, in ogni paese o città si parla un dialetto differente, a volte, più dell’italiano stesso. Ecco dunque l’incontro/intervista con Talla, ambulante senegalese, immigrato regolare.
Talla parla un dialetto barese dei più antichi, quello della città vecchia, quello stesso linguaggio proveniente da una realtà cittadina avvolta dall’emarginazione e dal disagio sociale. Talla, chiamato da tutti “Franchein“ (Franchino), esprime infinità dignità, sottolineando le diversità religiose, le difficoltà quotidiane, gli obiettivi futuri della sua vita.
Il dialetto è davvero una porta d’ingresso privilegiata per accedere nella società: dopo pochi minuti, superato l’impatto folkloristico, miracolosamente non ci si accorge quasi più della diversa colorazione della pelle perché, quella lingua, è compagna di vita di tutti gli italiani, nelle proprie rispettive cadenze e negli infiniti dialetti. Straordinarie, inoltre, e interessantissime, la gestualità e le espressioni di Franchein proprie di chi parla il dialetto barese.
Ultima considerazione: forse, la migliore comprensione di culture ed abitudini dei popoli, passa proprio dalla conoscenza profonda della lingua.

Siamo italiani

Regia: 
Alexander Seiler
Paese di produzione: 
Italia
Anno: 
1964
Durata: 
78'
Sinossi: 

Pieno di sensibilità per la forte comunità di italiani (circa 500mila) che vivevano in Svizzera, questo documentario racconta la storia della loro discriminazione. Considerati "un problema", gli italiani erano visti in modo stereotipato e considerati indistintamente noiosi, sporchi e pericolosi "non-cittadini", trattati malamente tanto dall'opinione pubblica quanto dai funzionari dell'immigrazione. Questo film venne bloccato dopo essere stato proiettato per la prima volta sugli schermi svizzeri perchè dipingeva una realtà preclusa a questo cinema.

Questo film venne bloccato dopo essere stato proiettato per la prima volta sugli schermi svizzeri, nel 1964, perché dipingeva una realtà preclusa a questo cinema.
L'autore non ha però rinunciato ad indagare questa realtà e torna a parlarne in "Vento di settembre", una analisi di quel che è successo a questi emigrati tanti anni dopo.
Si veda http://www.ilgiocodeglispecchi.org/film/scheda/vento-di-settembre.

It./Ted. con sott. in it.

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