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Canzone per Amine

Regia: 
Alberto Bougleux
Paese di produzione: 
Spagna-Francia-Italia
Anno: 
2009
Durata: 
53'
Interpreti principali: 
Nassera Dutour
Sinossi: 

Amine è un giovane scomparso nel 1997 durante la guerra civile in Algeria, da allora la madre Nassera Dutour lo cerca, vuole sapere cosa gli è successo, ne chiede conto alle autorità. Dedica la sua vita a creare il collettivo delle famiglie degli scomparsi, lotta per conoscere la verità e cercare giustizia.
Meno note delle mamme e nonne di Plaza de Mayo, sono anche in questo caso per lo più donne quelle che si riuniscono sistematicamente in una piazza di Algeri, manifestano a Parigi e Ginevra. L'intenso documentario di Alberto Bougleux testimonia questa lotta che ancora non ha fine, ma che è riuscita ad accendere i riflettori su quelle persone portate via nella notte da polizia o esercito e poi scomparse nel nulla. È stata istituita una commissione per appurare la realtà, non dà però ai parenti le risposte che chiedono, riconosce che lo stato è 'responsabile ma non colpevole'.
Nel 2005 il presidente Abdelaziz Bouteflika, ancor oggi alla guida dell’Algeria per un terzo mandato fino al 2013, presenta un documento di riconciliazione. Vi si chiede di dimenticare in cambio di denaro e si accusa chi si ostina a domandare giustizia di gettare fango sulla nazione, prevedendo anche multe e carcere. Vecchio vizio di incolpare chi evidenzia il crimine e non i criminali, ma sulla spinta di questi familiari che chiedono almeno una sepoltura per i propri cari, la realtà è emersa e sono fonti ufficiali quelle che ammettono 6.146 casi di sparizioni negli ultimi quindici anni. 'Solo' danni collaterali di una guerra civile che ha visto 200.000 morti.