Scrittrice e giornalista bielorussa, è nata nel 1948 a Ivano-Frankivsk, città dell'Ucraina occidentale, da padre bielorusso e madre ucraina; è autrice di libri famosi e discussi in Bielorussia e Russia, tra i quali “I ragazzi nello zinco” (E/O 1991) sulla guerra afghana vista con gli occhi dei reduci sovietici e delle madri dei caduti, “Incantati dalla morte” (seconda edizione del 2005,E/O), sui suicidi causati dal crollo dell'URSS. Laureata in giornalismo presso l'Università di Minsk, prima di scegliere definitivamente la strada del reportage di ampio respiro con uno stile di scrittura assolutamente originale, ha lavorato per varie testate giornalistiche. I suoi libri sono stati adattati per il teatro e portati sulla scena, mentre dai suoi drammi teatrali sono stati finora ricavati ventuno film documentari.
Per anni Svetlana Aleksiević è stata costretta a vivere in esilio a causa dei suoi libri e delle sue idee fortemente critiche verso la politica dittatoriale di Aleksandr Lukasenko. Solo da poco tempo, la scrittrice è tornata a vivere a Minsk. Tradotta in più di 40 lingue, ha ottenuto il Premio Nobel per la Letteratura 2015