Tu sei qui

Acquabianca

Autore: 
Editore: 
Alpha Beta
Luogo di edizione: 
Merano
Anno: 
2012

Presentazione: 

Sera gelida dell’inverno del 1946, stazione di Castelbello, val Venosta: Daniele entra in una sala d’attesa, gremita di facce, per mano a suo padre. Sono sette giorni che viaggiano lungo i binari alla ricerca di un lavoro, uno qualsiasi. La loro ricerca termina il mattino dopo alla stazione di Lasa: un ragazzino di dodici anni muove i cuori a compassione e apre molte porte.
Dalla pianura alle montagne, dai poderi che s’allungano fino al Po ai boschi e alle rocce che salgono ripidi, dalle nebbie umide ai cieli tersi e ghiacciati, dalla terra da coltivare a quella da perforare per incanalarci dentro l’acqua e la sua energia o per estrarne l’oro bianco del marmo: questo il destino di Daniele e del padre Santo. È dalla curiosità discreta, ma insistente, di quell’emigrante in calzoncini corti che si ricostruisce la storia di quei luoghi, le ragioni della loro presenza lì e di quella di centinaia e centinaia di altri lavoratori. È dall’incontro con altre figure che Daniele esaudisce il suo naturale desiderio di conoscenza e il lettore, con lui, ricompone i quadri che raccontano gli slanci avventurosi di chi volle elettrificare l’intera valle e, insieme, i timori e le ostilità della popolazione locale che visse tutto ciò come l’ultima imposizione di uno stato che, ancora una volta, pareva non riconoscerli.
Ma Lasa ha anche un tesoro tutto suo, il marmo, fonte di qualche ricchezza e di molto orgoglio per un paese che ha vissuto per secoli della immutata fatica dei campi e della transumanza. Su tutto ciò, la guerra giunge a fare in qualche maniera da spartiacque tra un prima e un dopo, in cui la linea di continuità è dettata dalla fatica del lavoro e dalle difficili condizioni di vita.