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Fatos Lubonja. Intervista sull'Albania. Dalle carceri di Hoxha al liberismo selvaggio

Editore: 
Il Ponte
Luogo di edizione: 
Bologna
Anno: 
2004

Presentazione: 

Incalzato da Claudio Bazzocchi, Fatos Lubonja ripercorre le tappe della sua esistenza e analizza nel contempo la storia contemporanea dell'Albania. Figlio di due esponenti della nomenclatura albanese, il padre direttore negli anni settanta della televisione nazionale, ebbe ampio accesso alla cultura internazionale e imparò presto anche lingue straniere. Quando l'Albania si isolò sempre di più allontanandosi anche dalla Cina, Hoxha perseguitò chi aveva favorito uno sviluppo liberale e quindi anche il padre di Fatos. Il pretesto fu la condanna del festival della canzone albanese, trasmesso dalla TV nel dicembre 1972, e che ebbe uno straordinario successo specie tra i giovani. Il padre ed il suocero vengono arrestati nel 1974 assieme a Fatos che resta in carcere fino al 1991. Sono gli anni che vedono anche la caduta in disgrazia del potente primo ministro Mehmet Shehu, il suo suicidio e l'arresto di tutta la famiglia (si veda Le ombre. Racconti albanesi di Bashkim Shehu, figlio del ministro e di cui fu amico anche Fatos, perlomeno prima della liberazione).Si rievocano nel testo gli anni della vita in carcere, si analizza la vita politica dopo la caduta del regime, si polemizza con gli intellettuali che hanno anche indirettamente sostenuto la dittatura, in primis con Kadarè.Lubonja manifesta ora il suo impegno lavorando come giornalista e superando la tentazione di emigrare.La sua vita è l'Albania per cui ha investito diciassette anni di prigione.