Luca Randazzo non esita ad affrontare in un libro per i più giovani temi impegnativi dell'attualità italiana, come ogni persona che ha a cuore i bambini che crescono e non li rinchiude in un mondo di bamboline.
Il tema è quello dei rom e di come la società italiana li vede e li tratta, considerando normali i campi nomadi, gli sgomberi che si susseguono e che spostano queste persone sempre più lontano dalla città, dalle scuole e dai legami affettivi e di lavoro. È anche quello dei pregiudizi consolidati (che gli zingari rubino i bambini, ad esempio), della corruzione e delle speculazioni edilizie, dell'arricchimento personale a danno degli altri.
Il testo però non è un articolo di cronaca, anche se ne ha preso lo spunto, e nemmeno un'indagine sociologica, è un libro gradevole e importante destinato a lettori "dai 9 ai 14 anni", come ci dice l'editore. Vi troviamo quindi due giovani protagonisti che si alternano nella narrazione, da una parte Marta, la Dea dagli occhi azzurri e dall'altra Sultan, il ragazzino dalla pelle scura e gli occhi profondi, il Principe Sultano. È l'amicizia che nasce a scuola, affettuosa e complice, i rapporti con i genitori, l'avventura, la scoperta di un mondo diverso da come sembra, sono passaggi segreti, misteri, strategie di vita e poesia.
Il Principe Sultano è Premio Selezione Bancarellino 2014.