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L’arcobaleno di Rebecca

Editore: 
Ur editore
Luogo di edizione: 
Milano
Anno: 
2012


Presentazione: 

La poesia di questo testo, vivo ed efficace, è legata al colore, come è logico vista la passione di Rebecca per dipingere e raccontare col colore il suo mondo e la sua esistenza. La gran parte del testo è infatti costituita dai suoi disegni. Il suo Dio è di volta in volta vestito di rosso - come la salsa di pomodoro o la marmellata di amarene, il buon cibo dell’infanzia - o vestito di bianco come le nuvole in cui vola su un bianco aereo per la prima delle sue migrazioni, oppure è vestito tutto di blu. È Milano in particolare la terra in cui Rebecca soffre di più, per il razzismo e l’ingiustizia prima che per la miseria. La aiutano a sorridere l’arcobaleno dei colori, la sua famiglia, la felicità di un po’ di scuola, qualche persona buona.

Pagine di...: 

IL VIAGGIO
la partenza: «Avevo sei anni, non sapevo ancora bene cosa volesse dire partire. Eppure, sentivo dentro il mio cuore che, dopo essersi allontanati di qualche passo, «partire» significava girarsi indietro per guardare cosa si stava lasciando», pag 7 Il ritorno, pag 12
IL PESO DELLE PAROLE
Cosa significa la parola «sgombero" per una bambina? che non riesce a salvare da caterpillar e polizia nemmeno le sue bamboline, legnetti su cui ha intagliato una faccia sorridente e i suoi sassi su cui ha disegnato altre facce, sorridenti, pag 21- 23