Le città parallele

Sono tre le città descritte in questo testo, per ragazzi e non solo: Ottavia è sospesa nel vento, fatta di corde che creano una rete intricata ondeggiante sopra un precipizio, costantemente controllata, nodo per nodo, vissuta da persone che si sono adattate a questa vita instabile. I giovani apprendono e seguono le norme rigorose di un continuo lavoro e di una attenzione costante, le loro violazioni sono semmai acrobazie e gare spericolate. 

La città vive degli scambi con la vicina città di pietra che la rifornisce di farina, Zora, una fortezza poderosa con molti campi coltivati tutt'attorno.

Quando la comunicazione tra le due città si interrompe e il Cesto dello Scambio resta vuoto per Ottavia è il panico. Il piccolo Schivo si offre volontario per andare a vedere cosa può essere successo e va incontro all'avventura cercando di entrare in una fortezza chiusa nelle sue mura, completamente serrata su di sè, isolata nella paura di presunte invasioni, colpita dalla malattia, dalla ferocia e dalla ribellione.

Dopo molte vicissitudini saranno abitanti dell'una e dell'altra a fondare Ersilia, una nuova città in riva al mare, capace di accogliere e curare i naufraghi.