Uscito nelle sale nel 2006 Azur e Asmar prosegue quella che è una delle tematiche care al regista francese: l'incontro tra culture. L'inizio si apre con una nutrice araba che allatta sia il suo bambino sia il figlio del nobile per il quale lavora, avendo per entrambi lo stesso amorevole atteggiamento. La giovane nutrice non offre ai due bambini solo il latte del suo seno ma si preoccupa anche di farli partecipi di tutto il suo sapere: dalla lingua alle fiabe popolari. La figura della nutrice ha ruolo centrale nella storia. È lei che possiede la conoscenza delle due culture e grazie ad essa dapprima si arricchisce e poi aiuta Azur nel viaggio alla ricerca della fata dei jinn. Lei e poche altre figure, la principessina e il saggio ebreo, sono in grado di vedere e superare tutti i pregiudizi insiti nelle due diverse civiltà. Ma solo perché sono entrate in contatto, direttamente o indirettamente, con l'altra cultura. Ocelot costruisce una storia in cui tutti i personaggi riescono ad avere un percorso di emancipazione solo grazie all'incontro con il diverso, ma mantenendo ben presente e intatta la loro identità.