Su tratta di una biografia raccontata mediante una lunga lettera,appunto, tra due donne, lontane fisicamente ma estremamente vicine. In meno di 100 pagine, l’autrice affronta vari, temi, legati al ruolo della donna in un’Africa che lotta per il progresso, ma anche poligamia, famiglia, emancipazione femminili. La prima edizione è uscita nel 1979.
Riferiamo qui del primo volume, nel 2007 è stato pubblicato anche il secondo, ricco di altre venti rilevanti testimonianze, di un'opera che raccoglie le biografie di molte donne, ormai avanti negli anni, che vivono a Trieste, racconti scritti da loro stesse o rielaborati dalle curatrici sulla base di incontri ed interviste. Si tratta di un lavoro accurato durato molti anni, di un ascolto paziente e coinvolgente.
L'antologia curata da Anna Vanzan presenta racconti, memorie e saggi di donne.
Sei racconti tradotti in italiano per la prima volta e di cui il primo dà il titolo alla raccolta.
La colta e sensibile donna indiana, che vive a Londra dall'infanzia, si nasconde sotto vesti da barbona. Insicura, rifiuta di vivere il suo ruolo sociale di moglie e di madre in un annichilimento dolente delle sue capacità. Si muove come spettatrice curiosa ed ironica, ma butterà alla fine la maschera dietro cui si ripara, per affrontare ancora la mostruosità del razzismo sempre presente.
In occidente si parla solo di due guerre del Golfo, a Baghdad sono tre, comprendendo gli otto anni di guerra contro l'Iran. Questi testi sono stati raccolti a Parigi nel gennaio 2003, quando ancora la terza guerra, quella in corso cominciata il 15 marzo 2003, non era ancora scoppiata.
La Gran Bretagna è per la giovane Adah il miraggio della cultura e del progresso, fa di tutto per emigrarvi, come ha fatto di tutto per riuscire a studiare. Quando poi vi arriva scopre però di essere solo una negra e che per di più deve provvedere da sola a tutta la famiglia.
Tema dei racconti: il confronto interculturale e lo scambio dei punti di vista tra immigrati ed "indigeni" europei. Protagoniste sono le donne.
E’ l’educazione alla modernità e al comportamento femminile di una madre marocchina da parte dei due figli adolescenti. La madre, orfana, sposatasi a 13 anni, vissuta sempre dentro le mura di casa seguendo i suoi doveri di moglie-madre-casalinga d’altri tempi (di quelle che ancora tessono e si fanno da sole i vestiti), viene progressivamente portata all’aperto, iniziata alla libertà, al consumo, alla cultura. Quella che era una timida, ignorante, spaurita creatura (anche se creativa e fantasiosa) diventa un po’ alla volta una persona autonoma capace di decidere, di valorizzare le sue doti.
L' attualità e il passato di un mondo borghese in Marocco vengono analizzati attraverso le vicende di diversi personaggi femminili. I principali sono la divorziata che torna nella grande casa accogliente dell'infanzia dopo il fallimento del suo matrimonio, la madre che naviga esperta attraverso un cattivo rapporto coniugale, la cugina, complice affettuosa, che vive a Parigi con il suo grande amore e il tormento di non avere figli.