Un giornalista egiziano viene allontanato dalla sua città, Il Cairo, e ora si trova in esilio al nord, in Europa, anche lì emarginato, un allontanamento utile in fondo per riflettere sui suoi ideali di nasseriano ormai sconfitto, sul suo lavoro, sui rapporti con i colleghi e con la moglie da cui ha divorziato.
La politica continua ad irrompere nella sua vita personale: le divergenze di opinioni sono state la causa del suo divorzio, la conferenza sulla violazione dei diritti umani in Cile da parte di Pinochet gli fa incontrare un nuovo coinvolgente amore, la strage di Sabra e Chatila irrompe nell'intimità della coppia e devia ancora il corso delle loro esistenze.
È il romanzo di chi - viva nei paesi arabi o in Europa - ama il proprio paese e cerca di vivere da cittadino, seguendo degli ideali, anche quando rischia la sconfitta.
Paola Viviani, oltre alla traduzione, ha curato anche una postfazione