Come ha ben scritto Roberta Yasmine Catalano qui, l’ultimo romanzo di Christiana de Caldas Brito è “un lavoro più che mai decaldasiano”. Il tema dell’acqua, che sin dai racconti ("Maroggia" in Qui e là) per passare al romanzo Cinquecento temporali e per poi approdare a Colpo di mare, si sviluppa e intraprende rivoli sempre nuovi, che lasciano il lettore sospeso e avvolto sino all’ultima goccia/pagina. Colpo di mare si può leggere, ed è questo uno dei suoi punti di forza, in tanti modi; il mare assume infiniti significati e permette di intrecciare le storie di due donne in maniera del tutto inattesa e sorprendente. Il mare è morte ma anche nascita e rinascita, speranza, culla, grembo. Non vogliamo svelare troppi dettagli, perché la storia è ricca di colpi di scena (o colpi di mare) che si chiudono in un cerchio perfetto, in un gioco di sguardi e di prospettive che rendono osmotico il confine tra la narratrice interna, l’autrice e i lettori. Un romanzo, peraltro, anche questo in continuità con la produzione di questa scrittrice, al femminile, dove le donne si confrontano, si scontrano, riflettono su se stesse e si riappacificano nelle acque marine, simbolo forse di un ritorno al materno. Ma non vogliamo davvero dare chiavi di lettura di un romanzo pluristratificato, perché ogni interpretazione rischierebbe di impoverirlo. Certamente la formazione della scrittrice, psicologa e psicoterapeuta, e la sua vita a cavallo tra Italia e Brasile, riverberano in queste pagine, arricchendole di prospettive e spunti originali. Infine, lo stratagemma che vede raccontate, con un cambio di narratore, storie altre dentro la storia principale, a cui però si collegano, rende ancora più stratificata la narrazione e fa sperimentare al lettore un momento di (sano) spaesamento, dovuto anche al cambio repentino di ambientazione. Tutto poi si ricompone all’altezza dell’epilogo, che resta sospeso oppure concluso, in base alla interpretazione che chi legge vorrà darne.
Per Christiana de Caldas Brito, autrice di numerose opere, Colpo di mare è il secondo romanzo pubblicato in Italia. Il grande protagonista è il mare e intorno a esso ruotano strane storie, il cui epilogo può essere interpretato da ogni lettore a suo piacimento. Proponiamo una recensione di Roberta Yasmine Catalano a questo link qui