Citiamo dalla prefazione: "la direzione che il testo indica è la vita oltre ogni disfatta, una semiotica del vivente come labirinto dei respiri, punto di incontro tra universale e singolare. La comunità dei viventi da un lato affronta il problema della trascendenza in epoca contemporanea, dall'altro lato ha un sottotraccia: la politica emergenziale e la logica securitaria si muovono tra le parole come un'infiltrazione nell'intonaco [...] C'è un fondo anarchico e insieme teologico in questo libro, dove l'anarchia è una forma monastica di disciplina interiore, una disciplina piena di speranza ma senza alcuna consolazione".