Assai significativo il titolo originale di queste breve ed intenso saggio, riedito più volte: “Les identités meurtrières - le identità assassine”, per sottolineare come l'affermazione dell'identità di una persona o di un popolo sia concepita come un monolite, statica e troppo spesso rivolta CONTRO qualcuno, contro l'estraneo visto come una minaccia. Questo bisogno di definirsi e di riconoscersi in un gruppo ben preciso è particolarmente intenso in quest'epoca di rapida globalizzazione, ma bisogna “domare la pantera” identitaria e riconoscere che l'identità si costruisce nel tempo e con molti apporti e contaminazioni.
A partire dal suo caso concreto Maalouf spiega come egli abbia, come persona, un'unica identità che gode però di molteplici appartenenze, da quelle che risalgono ai suoi antenati a quelle che la sua storia personale lo ha portato a vivere.
Postfazione di Egi Volterrani