Se qualcuno vuole capire qual è l'Italia 2010, con quali persone si trova a convivere, quali cambiamenti ha apportato l'immigrazione, ha due modi: l'osservazione diretta e l'ascolto delle persone che incontra o la lettura di libri. L'una insieme all'altra gli offre le migliori opportunità di capire a fondo.
Questo è un libro che può aiutare a conoscere le persone che incontra nella sua giornata e quelle che sfiora senza poter comunicare. Sono tutte voci femminili, racconti scritti da donne immigrate o da italiane che guardano attente alla migrazione.
Non si tratta di testi tutti dello stesso livello, ce ne sono alcuni di valore letterario altri no, ma tutti costruiscono un quadro complessivo utile per vivere l'Italia attuale (e le prossime italie).
Si viaggia nell'ambiente senegalese parzialmente trapiantato qui, nei riti del kanun del nord Albania, nelle inimmaginabili difficoltà di andare a trovare i parenti che vivono a Gaza o nella tragica quotidianità di una Sarah ancora bambina e già diventata “una vera condottiera” a causa della guerra in cui è immersa. Si fa il formaggio aspettando tutto il tempo che ci vuole, si partorisce cantando secondo altre abitudini, si rispetta la puttana composta e riservata, ci si preoccupa del parcheggiatore abusivo ridotto allo stremo, senza documenti e casa. La realtà viene costruita a piccoli tasselli di quotidianità, piccoli viaggi a Zagabria o a Torino per gli spostamenti di lavoro scanditi da tempi minimi, oppure una vita scossa dalla fretta, con grandi fatti tragici interpretati da chi li vede come fossero una rappresentazione teatrale.
Il libro crea un caleidoscopio di immagini: donne che rivivono il paese da cui provengono, donne che si incrociano per la strada, con cui si condividono lavoro, abitudini, quotidianità e di cui si intravvedono pensieri e ricordi.
Occhi sereni che cercano il nostro sguardo.
Il volume curato da Daniela Finocchi raccoglie i racconti di donne straniere e italiane che hanno partecipato alla quinta edizione del concorso letterario nazionale “Lingua madre”. Analoghi volumi si possono leggere ogni anno dal 2006 con piacere e frutto.
Il bando 2010 scade il 31 dicembre, chi vuole lo trova nel sito del concorso: http://www.concorsolinguamadre.it/?page_id=5