Nizàm è il nome turco che indica i soldati albanesi combattenti per l'impero ottomano, i cui canti, assieme a quelli dei kurbèt, i migranti, rappresentano una parte importante del patrimonio culturale albanese tramandati di generazione in generazione e cantati durante le cerimonie. In comune, come spiega lo stesso autore nella introduzione al volume in cui ha raccolto e tradotto in italiano decine di testi tradizionali, la nostalgia per la lontananza dalla patria. In particolare i canti dei nizàm esprimono dolore, ma anche protesta contro l'invasore che li obbligava ad anni di leva forzata lontano dalla loro casa. Il volume si divide in tre parti che scandiscono cronologicamente la vita dei nizàm, dall'arruolamento, alla vita lontana e infine al ritorno. Il testo è bilingue, albanese- italiano