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Allunaggio di un immigrato innamorato

Editore: 
Besa
Luogo di edizione: 
Nardò (LE)
Anno: 
2006


Recensione: 

Un atterraggio sulla luna, un allunaggio appunto, è ciò che vive il protagonista del romanzo dello scrittore rumeno Mihai Mircea Butcovan, che, catapultato in Lombardia, ha la sensazione di essere finito in un altro mondo. Le atmosfere, le sensazioni, le descrizioni che si hanno in questo diario un po’ atipico, in cui all’inizio di molti capitoli spicca l’assenza di data e luogo, sottolineata dall’autore con la dicitura «manca la data», trasmettono al lettore la sensazione di estraneità e sperdimento, smorzata sempre dalla vena ironica e burlesca che non abbandona mai la scrittura. Gli aforismi che costellano le pagine, spesso al confine dell’assurdo, contribuiscono a smorzare il grigiore delle vita del protagonista nella provincia lombarda, che non si stanca mai di guardarsi intorno e descrivere ciò che vede in modo un po’ sornione. E dunque anche la fine della sua relazione con una militante leghista, Daisy, il cui «nome padano» rimane ignoto, diventa l’occasione per aprire il romanzo e chiarire subito quali sono gli elementi che lo caratterizzeranno: paradosso, ironia, sberleffo, desolazione. Tutti stati d’animo e modi di porsi che non abbandonano mai il protagonista, che, tra l’altro, è rumeno come l’autore e con questi presenta alcuni elementi in comune. Le descrizioni della società (lombarda) in cui il personaggio principale vive, sebbene siano spesso caricaturali, presentano sempre un fondo di verità, che è difficilmente ignorabile. E dunque quello che per certi aspetti è un allunaggio, non perde mai in quel senso di realtà dettato dall’esperienza di vita dell’autore. Un esperimento curioso, quello di Butcovan, che aiuta il lettore italiano a vedersi specchiato in occhi altrui, senza perdere il sorriso e senza smettere di pensare.

Autore della recensione: 
Silvia Camilotti