In questo libro Nesi parla della sua vita di imprenditore prima e di scrittore poi, ma soprattutto del tessuto lavorativo e sociale della sua Prato, delle difficoltà connesse alla globalizzazione e di una politica incapace di proteggere e difendere la qualità del lavoro e le capacità dei suoi cittadini. Ci sono anche i cinesi in questo libro, nella loro espansione nel mercato mondiale, nelle tristi condizioni di lavoro, nascosti nei capannoni delle nostre città. C’è anche l’incubo di una deriva razzista, di tragedie che possono nascere senza motivo apparente tra persone che di per sé sono
pacifiche e ben disposte.
LAVORO: un capannone di lavoratori cinesi a Prato, pp. 102-115
RAZZISMO: come un'aggressione razzista può nascere per caso, pp. 116-129