20 anni fa abbiamo affrontato con entusiasmo la sfida di dimostrare che l'arrivo degli immigrati costituiva un arricchimento sociale, culturale ed economico per l'intera comunità.
Avevamo ben presente le emigrazioni di massa che hanno visto persone di origine italiana cercare un futuro migliore in ogni angolo del mondo.
Da allora la situazione per gli immigrati è, se possibile, peggiorata. L'Europa continua ad attrarre per il mito dei suoi valori di rispetto dei diritti umani, ma li sta tradendo sempre di più: si è arroccata in una sorta di fortezza, mentre il nostro mare diventa la tomba di molti, e regimi dittatoriali sono pagati per proteggerne i confini.
In un mondo attraversato da conflitti sempre più estesi, depauperato e scosso da violenti cambiamenti climatici, le migrazioni non possono che aumentare nonostante le immani difficoltà, i grandi pericoli e lo sfruttamento da parte di organizzazioni senza scrupoli.
La nostra azione di volontari, che mette al centro accoglienza, ascolto, comprensione e mediazione, sta diventando quindi uno strumento vitale a fronte di una politica miope che non riconosce il diritto alla libertà di movimento, che non mira al benessere comune nè pensa al futuro. Dopo vent'anni di attività dobbiamo sempre più lenire i dolori provocati da una legislazione italiana ed europea irrazionale e senza lungimiranza e da un mondo che precipita nella guerra.
Con la gioia di chi continua a incontrare nuovi amici.