"La nonna, come tutte le contadine sovietiche, non aveva tanti vestiti, solo lo stretto necessario, però per le feste si metteva con orgoglio camicette e grembiuli ricamati. Tutto fatto con le sue mani."
La nonna non è nata cittadina sovietica: nel 1945, non è ancora finita la guerra, due figlie sono ai lavori forzati in Germania, un altro è prigioniero, quando la famiglia coi figli adolescenti viene deportata dalla Polonia, da Kholmshcyna, a Zaporizhia, in Ucraina.