La pianura padana come il Punjab. Sono più di 2000 i Sikh nella provincia di Reggio Emilia, i temibili uomini dal turbante descritti da Salgari come spietati guerrieri, sono in realtà uomini gentili che, per il tradizionale rispetto che hanno delle mucche, fanno i mandriani e si occupano di loro nelle grandi stalle della pianura padana. Le famiglie sono venute qui dal Punjab con la voglia di farsi un futuro, di fare soldi e poi chissà un giorno tornare. Sono arrivati con le loro spezie, le loro preghiere, i loro canti, le loro mogli. Oggi che sono integrati nella società italiana, cercano di mantenere gelosamente la loro cultura, i loro principi, ma i figli, che mordono il freno, vogliono sentirsi uguali agli altri ragazzi "del muretto".
Il video rappresenta in maniera ironica il sentirsi italiani da parte dei figli degli immigrati cresciuti in italia. Quanto e quando ci si sente italiani?
https://www.youtube.com/watch?v=R4Gq_byUuQA
Nuove "Onde" sono arrivate. OndeG2 è uno spazio radiofonico ideato e realizzato dalla Rete G2 in collaborazione con Radiopopolare. Questo video è un mix d' interviste passate, commenti divertenti, voci dal backstage, riflessioni sulle seconde generazioni e tutti i temi che abbiamo trattato, il tutto accompagnato da immagini fisse prese da diversi momenti di redazione e non solo.
I figli degli immigrati hanno voglia di urlare. Questo video raccoglie le urla di sfogo e di rabbia di alcuni figli di immigrati nati o cresciuti in Italia che chiedono che il Paese si renda conto della loro esistenza e dei loro bisogni. Chiedono di avere la cittadinanza italiana per avere le stesse opportunità dei loro coetanei.
https://www.youtube.com/watch?v=bu7uUGBntVs
Video documentario montato con stralci delle prime riunioni della rete G2, traccia con ironia la nascita informale della rete G2. Evidenziando questioni e riflessioni comuni ai figli dell'immigrazione.
Torino, quartiere San Salvario. In questo ghetto per gli immigrati dal terzo mondo si incrociano i destini di cinque persone: Sergio, un ragazzo nato nella periferia torinese, che vive alla giornata sognando di poter viaggiare per il mondo; Judy, un' ex prostituta nigeriana, e la sorella minore Jennifer, costretta a ripercorrere le orme della sorella; Badu, musicista etiope, che accumula denaro con lo spaccio di droga in attesa di raggiungere il successo; Ralmi, minorenne marocchino, che vuole arricchirsi velocemente (e illegalmente) in contrasto ai dettami della fede musulmana. Un giorno Sergio, Badu e Judy si mettono in affari producendo videocassette di false trasmissioni televisive a cui partecipano gli immigrati. Le cassette vanno a ruba, acquistate dagli stessi immigrati protagonisti che le spediscono in patria, ai familiari ignari, come testimonianza del benessere raggiunto.
Questo film è il diario della genesi della ormai famosa Orchestra di Piazza Vittorio, band nata da un'iniziativa di Mario Tronco, il tastierista degli Avion Travel, e Agostino Ferrente, che, nel quartiere di Roma dove gli italiani sono "minoranza etnica"... hanno riunito un gruppo di musicisti che vengono da tante parti il mondo.
Dai vicoli della Medina di Fez ai vicoli di Genova: quattro fratelli raccontano il loro processo di integrazione in Italia. Figli di uno dei primi immigrati marocchini che negli anni ’70, ignaro di distanze e costi di un paese sconosciuto, spese tutti i suoi risparmi per pagare un taxi che lo portasse da Roma a Genova. Ma la storia di Lahcen Khay è destinata a rappresentare anche il coronamento di un sogno che accomuna tutti gli emigranti: negli anni trascorsi a Genova è riuscito ad aprire un’attività commerciale e a crearsi una famiglia, così che alla fine degli anni ’90 ha deciso di ritornare nel suo paese da uomo “ricco”. A Fez, in Marocco, Lahcen apre il Cafè Genova, simbolo di un sentimento nostalgico e di un attaccamento alla realtà italiana.
DVD, distribuzione Documè film.
Mara, insegnante di scuola elementare, viene trasferita in un piccolo paesino del Polesine. Qui fa la conoscenza di alcuni abitanti del luogo, tra i quali Giovanni, diciottenne aspirante giornalista, e Hassan, stimato meccanico tunisino perfettamente integrato nella comunità con il quale intratterrà una breve relazione.
Tutto sembra andare per il meglio fino a quando un giorno, all'improvviso, Mara viene ritrovata morta nella sua casa e la polizia incolpa Hassan.
Giovanni però non accetta di credere che Hassan sia l'assassino e dopo qualche tempo scopre il vero colpevole. Questa indagine gli farà scrivere un ottimo articolo grazie al quale arriverà per lui anche un'importante offerta di lavoro.
Philippe, ex professore dedicatosi alla pastorizia sui Pirenei francesi, è alla ricerca di una nuova sistemazione per la sua famiglia, dato che nel luogo in cui vive è in costruzione una centrale nucleare. Dopo aver inutilmente cercato casa in Svizzera, nel fare ritorno in Francia si ritrova nella Valle Maira, nel paesino di Chersogno, ormai spopolato e abitato quasi unicamente da anziani, visto che il resto degli abitanti raggiunge il piccolo borgo montano soltanto per trascorrevi le vacanze nei mesi estivi. Si tratta di una comunità molto chiusa, ultimo retaggio della lingua e cultura occitana in Italia. Dopo qualche dubbio iniziale, l'amministrazione comunale si adopera per trovare a Philippe una casa in affitto e gli abitanti si mettono al lavoro per restaurarla. Inizialmente il paese sembra lieto di accogliere la giovane famiglia, composta, oltreché da Philippe, dalla moglie e tre figli. Ben presto però nascono le prime incomprensioni, causate dalle abitudini dei nuovi arrivati. Così, col passare del tempo, la nuova famiglia diviene sgradita alla maggioranza degli abitanti, i quali dall'iniziale gentilezza passano alla manifesta insofferenza, che si esplicita in veri e propri atti di boicottaggio verso l'attività del pastore.