Etiopia 1937, lo scenario insolito di una guerra che si è preferito dimenticare, riemerge nella quotidianità e nelle tragedie.
Romanzo d'amore ambientato in Africa che si fa simbolo della sofferenza umana. Il tema di questo romanzo non è tanto l'amore, quanto ciò che questo sentimento vuole mascherare, ovvero i problemi vissuti da tutti coloro che hanno dovuto fare i conti col rimettere piede sulla propria terra.
Il terzo romanzo di Ron Kubati propone temi cari a molti autori provenienti dai Balcani, la cui dolorosa e travagliata storia non poteva che segnarli e riemergere artisticamente nelle loro scritture.
Il buio del mare esplicita, sin dal titolo, quella che è sia condizione che sensazione che accompagna il protagonista, e di riflesso anche il lettore, dall’inizio alla fine del romanzo, di cui, tra l’altro, una parte era già stata pubblicata con il titolo Luca e premiata nel 2004 come opera inedita al concorso letterario “Popoli in cammino”.
Il romanzo è stato presentato nella puntata radiofonica di Cammei, programma della Rai regionale, il 17 aprile 2009, ore 16.00
Si tratta di storie diverse nel tempo e nello spazio, ma i protagonisti sono accomunati da una dolorosa impossibilità di esprimere le proprie opinioni e di professare il proprio credo. Ebrei per lo più, o rivoluzionari traditi nei loro sogni, schiacciati dal meccanismo del potere che loro stessi hanno contribuito ad instaurare, personaggi vivisezionati con la precisione ed il distacco di uno studioso che sta redigendo un’asciutta cronaca.Con questo volume di racconti l'autore supera la cornice biografica e soggettiva per aprirsi alla storia contemporanea.
E' questa la storia di una famiglia vista attraverso gli occhi e le parole di un ragazzo, con in primo piano, prepotente, la figura del padre, allucinato predicatore. Alcolizzato e fanfarone, egli resta affascinante e al centro dell’attenzione del figlio, nonostante le sue sempre più prolungate assenze e la sua definitiva scomparsa. Con i racconti Pene giovanili ed il romanzo La clessidra questo testo costituisce una trilogia centrata sulla figura del padre.
Lo scrittore descrive la vita ad Amman negli anni ’40: la mescolanza di genti fianco a fianco in una piccola città, gli abiti, i cibi, le scuole, le cerimonie religiose e funebri, i rapporti familiari, i giochi dei bambini.
Il romanzo d'esordio della scrittrice albanese, emigrata in Italia da qualche anno, descrive una saga familiare, attraverso gli occhi delle donne, che si snoda lungo tre generazioni.
A partire dalla storia individuale di una famiglia e delle sue donne, in particolare da Saba che da figlia diventa giovane sposa, madre, nonna, nonché punto fermo della numerosa famiglia, il romanzo diventa occasione per narrare quasi un secolo di storia albanese.
Il romanzo dello scrittore nato a Buenos Aires e ora residente in Italia si incentra su una vicenda, la guerra delle Falkland per gli inglesi, delle Malvine per gli argentini, che ha stravolto l’esistenza di quanti, come il protagonista delle vicende,vi hanno preso forzatamente parte. Nonostante gli scontri si siano svolti in pochi mesi (dall’aprile al giugno del 1982), l’efferatezza della vicenda storica ed i suoi drammatici lasciti, pari a quelli che ogni guerra comporta, si colgono in tutta la narrazione.