Un ragazzo molto giovane conosce l’amore, anche se proibito dalle consuetudini sociali del suo ambiente. Ma egli è forte, sicuro di sé, vive in un mondo tutto suo pur essendo profondamente legato ai suoi amici d’infanzia. E’ il suo segreto impegno politico, sulle orme del padre e del fratello, che lo rende diverso dagli altri. E’ stata la prova, superata, della tortura, subita da giovanissimo, a renderlo più forte, saldamente unito alla famiglia e al suo gruppo sociale, determinato nelle sue azioni.
Assieme a Mario Fortunato l’autore scrive un diario del suo periodo di clandestinità in Italia: è il giovane laureato tunisino partito per la mitica Italia, senza ben sapere se parte come emigrante o per conoscere il mondo, ma che resta deluso nelle sue aspettative. Dal sud al nord della nostra penisola, da una città all’altra percorre tutte le esperienze dell’immigrato clandestino confinato ai margini della società. Non se ne ricavano solo informazioni sulla vita degli immigrati, ma anche una analisi della società italiana e del suo modo di rapportarsi con gli stranieri.
Poesia dell'esilio, dello sradicamento da ogni tradizione.
Uscito nelle librerie a novembre 2006, 537 pagine, questo testo costituisce un punto di riferimento insostituibile per chi vuole saperne di più sulla realtà culturale attuale, il primo bilancio importante della cultura italiana creola del nuovo millennio.E' una antologia ragionata di letteratura migrante, con testi letterari, informazioni e analisi critica di quanto sta succedendo nella società contemporanea, delle trasformazioni che in essa avvengono e di come si esprimono nella narrativa e nella poesia, ma anche nel teatro, nella musica e nel cinema.
Una raccolta di racconti di scrittori immigrati in Italia, in cui più voci ed esperienze nelle migrazione si affiancano.
Un villaggio di cui non è definito il tempo ed il luogo, ma vivo di personaggi dominati da una vecchia con la fama di maga. Da lì parte il giovane nipote che rifiuta i suoi poteri e cerca invece di capire da solo il senso della vita. Questo il racconto ricostruito da un dottore e da un avvocato, nei nostri luoghi, nei nostri tempi, in presenza di un misterioso paziente.
Il racconto che dà il titolo alla raccolta sottolinea l'estraniamento progressivo anche nei confronti della madrepatria: ogni volta che torna sente sempre meno l'Argentina, agli occhi degli amici è sempre più un alieno, la sua identità è a rischio.
L'argonauta, il piccolo mollusco che vive lasciandosi trasportare dalle correnti.Un uruguaiano tranquillo, un impiegato 'normale', un po' pavido, passa le sue giornate sprofondato tra fascicoli anonimi legati con lo spago.
Il romanzo è presentato il 29 maggio 2009 nella trasmissione radiofonica della Rai regionale Cammei.
Tema dei racconti: il confronto interculturale e lo scambio dei punti di vista tra immigrati ed "indigeni" europei. Protagoniste sono le donne.
Un bambino marocchino arriva in Italia con la sua famiglia: è una storia di immigrazione vissuta attraverso i suoi occhi nel contesto familiare, con piccole storie quotidiane.