Testo pubblicato negli Stati Uniti nel 2010 che affronta il tema complesso delle migrazioni a partire da una prospettiva letteralmente mondiale, superando il rischio di letture eurocentriche o addirittura italocentriche. Il valore aggiunto del volume sta nella prospettiva del suo autore, professore di geografia, che guarda alle migrazioni mondiali con una particolare attenzione al concetto di spazio, che non sempre negli studi sociologici sulle migrazioni viene considerato.
Lo studioso si sofferma con parole chiare sull’abusato concetto di identità, illustrando come non ci sia potere politico e anche religioso che oggi non parli di identità e della opportunità o della necessità di difenderla, affermarla, valorizzarla. Remotti ben illustra come l’identità sia un luogo comune, una nozione verso la quale non si adotta alcun atteggiamento critico, un vero e proprio mito moderno che afferma rigidamente un noi circoscritto in opposizione all’altro da sé.
L’identità diventa quindi una potente arma di difesa, che funziona nel senso della chiusura e
Iranista e islamologa, si occupa soprattutto di problematiche di genere nei paesi islamici.
Il suo lavoro di ricerca trova significativa espressione in questo saggio, a proposito del
quale, la studiosa scrive nel suo blog: «La lotta di liberazione femminile non è un’esperienza
esclusiva dell’Occidente. Lo raccontano, e soprattutto lo dimostrano, le musulmane
che ho incontrato in Turchia, Malesia, Iran, Indonesia, Egitto… sono filosofe, studiose
dei testi sacri, attiviste che lottano per i loro diritti. Un viaggio per incontrare chi crede nel
Si tratta di una riedizione di brani concordata con l'autore; il corpo del testo è la definizione ragionata di razzismo su cui per anni Memmi ha riflettuto, sviscerandola, analizzando cause, comportamenti, terapie. «Il razzismo è la valorizzazione, generalizzata e definitiva, di differenze, reali o immaginarie, a vantaggio dell'accusatore e ai danni della vittima, al fine di giustificare un'aggressione o un privilegio». Una riflessione che ha attraversato tutta la sua vita e la sua opera di individuo ed ha portata universale. L'autore, ebreo tunisino di cultur
Un libriccino agile, facile da leggere, uno dei «Ciottoli di Jonas», un discorso breve ma intenso, condotto dal punto di vista dell'associazione di psicanalisti e psicoterapeuti fondata da Massimo Novi Recalcati. Questo testo è scritto a quattro mani con Fabio Tognassi*, psicologo e psicoterapeuta milanese e, secondo la prassi clinica, parte dalle sofferenze delle persone, ovvero dalla paura dell'estraneo, dalla paura dell'immigrato di perdersi, dalla fragilità delle seconde generazioni.
Volume che elenca fatti noti della nostra cronaca nazionale, a partire dall'assassinio di Villa Literno del 1989; elenca espressioni di politici passate l'una dopo l'altra senza riprovazione sociale, quasi nell'indifferenza, riportate tal quali dai giornalisti; elenca titoli di giornale urlati per fomentare pulsioni razziste, reiterati giorno dopo giorno e degni di interventi pesanti della magistratura. Elenca tutti quei fenomeni a cui negli ultimi due decenni la realtà italiana si è pericolosamente assuefatta. Niente di nuovo dunque in questo testo, ma tutto ordinatamen
Agile volume in cui l'antropologo riprende con linguaggio non specialistico concetti al centro del suo lavoro di studioso, sempre più centrali non solo nel dibattito scientifico ma anche nella quotidianità di ciascuno.
Aime parla di cultura, identità, differenze, radici, mostrando come solo uno sguardo che storicizza, evidenziando le connessioni e le interdipendenze tra i fenomeni, può sfatare miti eurocentrici e stereotipati sull'"altro".
Dal 2009, anno di prima uscita, l’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo informa sullo stato dei conflitti che si combattono sul nostro pianeta. È un progetto nato da un' idea di Raffaele Crocco e dalla volontà di un gruppo di giornalisti e inviati di guerra di costruire uno spazio dedicato unicamente all’informazione sugli Esteri, offrendo ai lettori uno strumento semplice e in grado di raccontare, anche quei conflitti troppo spesso “dimenticati” dall’informazione. A scriverlo sono una quarantina di volontari, giornalisti e inviati di guerra.
Il libro di Giuseppina Sanna nasce nell'ambito del suo dottorato di storia politica e sociale dell'Europa moderna e contemporanea dell'Università di Roma Tor Vergata e gode di una ricca consultazione di documenti sia italiani sia francesi.
Si tratta della terza edizione di un saggio storico sulla lotta imperialista che ha impegnato Gran Bretagna e Russia per buona parte dell'Ottocento in Asia centrale, nelle terre dal mar Caspio alla Cina. La Russia estendeva i suoi territori verso oriente di una media di 150 chilometri quadrati al giorno, l'Inghilterra cercava di proteggere a nord i suoi possedimenti indiani.