Le donne di cui si racconta sono una operaia ragazza madre, la sua bambina sordomuta e tre vecchie donne sole che vivono in una Kommunalka, un appartamento comunitario, a Leningrado negli anni Sessanta. Intorno alla bambina e al suo mutismo si instaura un rapporto di intensa collaborazione: le tre donne si occupano di lei in casa, per paura che all'asilo sia discriminata, mentre la madre provvede per loro a tutti i lavori casalinghi.
Nato nel cuore dell’Europa, nel cuore del ventesimo secolo, all’inizio della Guerra Fredda, Peter Sìs racconta per parole ed immagini la sua infanzia e gli anni della crescita in Cecoslovacchia sotto un regime totalitario. E’ la storia di un ragazzo che amava disegnare e fare musica, che entrò a far parte dei Giovani Pionieri e montò la guardia alla statua di Stalin, che una notte, durante una tempesta di neve, incrociò Luis Armstrong e lo salutò; la storia di un ragazzo innamorato dei Beatles che si fece crescere i capelli, lesse in segreto i libri proibiti e ascoltò le radio oscurate.
Lezioni di tenebra è il romanzo d'esordio di Janeczek, scritto in italiano e uscito per i tipi Mondadori nel 1997, in cui la scrittrice ripercorre la mancata memoria della Shoah, a cui solo i suoi due genitori sono sopravvissuti, a differenza del resto della famiglia che si è perduta per sempre nei campi di concentramento. Si tratta di una "memoria mancata" perchè Helena, in quanto figlia di sopravvissuti e non testimone diretta, può solo immaginare il significato di quell'esperienza, su cui in famiglia è scesa una coltre di silenzio.
Curioso e, a nostro avviso, riuscito, esperimento letterario, l'ultimo lavoro di Fernández, che riesce a discostarsi, pur nella continuità, dalla sua precedente produzione letteraria. La scelta del tema, riassunto nel titolo, sorprende chi conosce la scrittura di quest'autore, in quanto segna, apparentemente, uno scarto con quanto pubblicato in precedenza. Come ammette l'autore nella prefazione, l'idea di scrivere di calcio nasce da una provocazione, che gli è stata rivolta in quanto un uruguayano che non affronta questo tema sa di «occasione mancata» (7).
Un libro dall'atmosfera orwelliana, ambientato in luoghi apparentemente sospesi nel tempo e nella storia, ma che raccontano di dinamiche del tutto presenti nella nostra società: l'esclusione, che porta all'annullamento, di tutti coloro che non si adeguano, che appaiono diversi per colore della pelle, credo, pensiero. Una città in cui al controllo non pare sfuggire nessuno, con un finale amaro in cui però l'istanza di libertà e la tenacia nel dire NO non vengono del tutto cancellate.
Segnaliamo dal sito dell'Osservatorio Balcani e Caucaso
http://www.balcanicaucaso.org/Libreria/Copertine/L-Europa-oltre-il-muro....
Prefazione di Paolo Rumiz
Postfazione di Daniel Cohn-Bendit
L'ultimo romanzo di Zarmandili si colloca in un'ambientazione cara all'autore, l'Iran, cornice della maggior parte dei suoi romanzi, nonché paese dove è cresciuto e che ha lasciato da oramai molti anni. Il clima è quello, al limite tra cupo e surreale, dell'Iran al passaggio storico dato dal rientro dall'esilio di Khomeini. Il testo si struttura come una sorta di dittico, in cui l' ordine cronologico degli eventi pare rovesciato, sino a quando il brevissimo terzo capitolo svela una certa continuità delle azioni descritte.
Questi racconti di Andrić partono tutti dal medesimo punto di vista: quello dell'infanzia o dell'adolescenza. Ricostruiscono la memoria del momento fondante della personalità, i ricordi che vanno conservati e custoditi, ritrovati, rivissuti nella loro realtà.
I panorami, le immagini che vivono nella fantasia di questi bambini-piccoli uomini, la parole ancora incomprensibili di cui si cerca continuamente il significato, i luoghi misteriosi e pericolosi in cui giocano, sono la traccia della loro ostinata esplorazione del mondo degli adulti.
Postfazione di Božidar Stanišić
In questo libro Nesi parla della sua vita di imprenditore prima e di scrittore poi, ma soprattutto del tessuto lavorativo e sociale della sua Prato, delle difficoltà connesse alla globalizzazione e di una politica incapace di proteggere e difendere la qualità del lavoro e le capacità dei suoi cittadini. Ci sono anche i cinesi in questo libro, nella loro espansione nel mercato mondiale, nelle tristi condizioni di lavoro, nascosti nei capannoni delle nostre città.
Un libro di memorie paterne riprese e rielaborate dalla figlia in romanzo, in cui si legge della storia di una generazione segnata dalle tragiche vicende dell’ex Jugoslavia. Un’opera prima ma che rivela una grande capacità narrativa della scrittrice. Il romanzo porta alla luce le contraddizioni e i paradossi della vicenda paterna, e dell'intera sua famiglia (serbo-croata-bosniaca): una storia che si dipana negli ultimi sessant’anni del Novecento.